"In Belgio ci sono 116 aborti ogni giorno lavorativo” è la frase choc scelta per la campagna di sensibilizzazione sul tema del rispetto della vita, dal concepimento alla morte naturale. Domenica 29 marzo, la manifestazione per le strade di Bruxelles.

Una marcia per la vita animerà le strade di Bruxelles domenica 29 marzo. Un appuntamento consolidato per la città, che quest’anno ha scelto alcune frasi choc per sensibilizzare l’opinione pubblica, come “Sapevate che la mamma di Céline Dion ha pensato di abortirla?” oppure “In Belgio ci sono 116 aborti ogni giorno lavorativo” e, ancora, “il 96% dei casi sono bambini con sindrome di Down”. Un pugno allo stomaco per formare le coscienze sul tema del rispetto della vita, dal concepimento fino alla morte naturale.

Un argomento delicato per il Paese: la legislazione belga autorizza l’aborto fino alla 12ma settimana mentre nei Paesi Bassi è consentito fino alla 22ma settimana. Circostanza che innesca continui viaggi della morte da parte di migliaia di donne nella nazione confinante.

I promotori dell’iniziativa spiegano che l’iniziativa riunisce tutti coloro che “a prescindere dalla loro opinione religiosa” vogliono “esprimere la loro opposizione all’aborto e all’eutanasia”. Un’occasione per sollecitare la classe politica, alla quale i cittadini chiedono con insistenza “politiche di aiuto” alle persone in difficoltà.