Adolescenti e Instagram, un misto di depressione e ansia

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Uno studio di Facebook sugli utenti adolescenti di Instagram negli Stati Uniti e nel Regno Unito ha rilevato che oltre il 40% di coloro che hanno riferito di sentirsi “poco attraenti” ha affermato che i sentimenti sono iniziati quando si utilizza Instagram. L’ubriacatura dei social prima o poi mostra la sua deludente utilità.

La famosa interfaccia Facebook, secondo le ultime notizie, sta per lanciare una versione dell’app per bambini. Ma qualcuno mette il bastone fra le ruote. Il Wall Street Journal, agguerrito quotidiano finanziario, ha recentemente avuto accesso a studi approfonditi basati su una ricerca interna condotta da Facebook non condivisa con il pubblico. Tali studi dicono che l’app. Instagram ha effetti dannosi sui suoi utenti più giovani, in particolare sulle ragazze adolescenti.

Uno studio di Facebook sugli utenti adolescenti di Instagram negli Stati Uniti e nel Regno Unito ha rilevato che oltre il 40% di coloro che hanno riferito di sentirsi “poco attraenti” ha affermato che i sentimenti sono iniziati quando si utilizza Instagram. La ricerca studiata dagli dirigenti di Facebook ha concluso che Instagram è stato progettato per un maggiore “confronto sociale” rispetto ad altre app rivali come TikTok e Snapchat. TikTok è più focalizzato sulle prestazioni e Snapchat sui filtri jokey che “mantengono l’attenzione sul viso”. Instagram invece mette in luce più spesso i corpi e gli stili di vita dei e delle giovani utenti.

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Gli adolescenti hanno detto ai ricercatori di Facebook che si sentivano “dipendenti” da Instagram e volevano controllarlo meno spesso ma non avevano l’autocontrollo per frenare il loro utilizzo. “Gli adolescenti incolpano Instagram per l’aumento del tasso di ansia e depressione”, ha affermato una ricerca interna di Facebook presentata nel 2019 e che “Questa reazione è stata spontanea e coerente in tutti i gruppi”. Facebook ha scoperto che tra gli adolescenti che hanno affermato di avere pensieri suicidi (!) il 13% degli utenti del Regno Unito e il 6% degli utenti statunitensi ha affermato che questi impulsi potrebbero essere ricondotti all’app. Facebook ha cercato di affrontare questi problemi facendo modifiche per nascondere i conteggi dei like (gli adolescenti hanno detto a Facebook che i famosi like li hanno resi ansiosi). Ma la società ha affermato che questo cambiamento non sembra avere molto effetto. La soluzione è stata che Instagram ha mantenuto i conteggi dei like per impostazione predefinita, ma ha dato agli utenti la possibilità…. di disattivarli.

Chi non è “nato digitale” entra a fatica in questi termini ma l’esperienza dice che il troppo stroppia e l’ubriacatura dei social prima o poi mostra la sua deludente utilità. Chissà, forse agli e alle adolescenti fra qualche tempo potrebbe ritornare il desiderio di ritrovarsi sul “muretto” per parlare e cantare… 




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Gabriele Soliani

Gabriele Soliani, nato a Boretto (Reggio Emilia) il 24-03-1955. Medico, psicoterapeuta, sessuologo, adolescentologo, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine. Libero professionista. Ha collaborato per 9 anni al Consultorio Familiare diocesano di Reggio Emilia. Sposato con Patrizia, docente di scuola superiore. Vive a Napoli dal 2015. Ministro della Santa Comunione e Lettore istituito.

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