Educazione digitale Lettura digitale o cartacea? Autore articolo Di Stefania Garassini Data dell'articolo 23 Giugno 2022 Nessun commento su Lettura digitale o cartacea? di Stefania Garassini Nell’epoca della digitalizzazione anche la lettura è diventata un’attività online. Niente in contrario ma attenzione: i vantaggi della lettura cartacea ci sono e sono tanti. Quanto influisce sull’apprendimento il mezzo che si utilizza per leggere? Se lo chiede la linguista americana Naomi Susan Baron in un libro pubblicato di recente da Raffaello Cortina Editore, “Come leggere. Carta, schermo o audio?”. La risposta è tutt’altro che semplice e non esistono soluzioni predefinite. Uno dei pregi del libro è proprio quello di non partire dall’assunto che la carta sia sempre la soluzione migliore, ma d’invitarci piuttosto a chiederci quali sono le motivazioni che ci spingono a leggere un certo testo. Soltanto a partire da quelle si potrà arrivare a definire quale può essere il supporto migliore. Se leggiamo soltanto per intrattenimento, per distrarci e rilassarci, può andare bene anche l’ascolto di un audiolibro, o in generale qualsiasi mezzo in grado di farci sentire immersi nella storia che ci viene raccontata. Ma se invece leggiamo per imparare, allora è fondamentale avere strumenti per verificare che i punti principali del testo siano memorizzati. L’autrice fornisce le più recenti e autorevoli ricerche nel settore con l’intento di offrire a insegnanti, educatori e genitori le riflessioni necessarie a operare delle scelte corrette, a seconda anche dei vari gradi d’istruzione. Se la carta offre indubbi vantaggi quando si tratta di concentrarsi e di seguire con attenzione una successione lineare, che sia un romanzo o un saggio, in alcune situazioni può risultare più efficace l’utilizzo di un ebook, che, se ben strutturato con attività multimediali, può favorire in alcuni bambini la nascita di un interesse per la lettura. Leggi anche: Una settimana senza social per… sentirsi subito meglio Discorso analogo per quanto riguarda gli audiolibri: ascoltare può aiutare a mantenere un ritmo nella lettura e, in combinazione con un testo scritto, può favorire una migliore comprensione. Del resto, avverte Naomi Susan Baron, l’evoluzione verso il digitale è ormai avviata: negli Stati Uniti procede in modo molto più rapido che da noi, i libri scolastici cartacei sono un’autentica rarità, soppiantati da quelli elettronici, per motivi prevalentemente economici. E proprio questo è il punto su cui l’autrice invita a prestare la maggiore attenzione: ogni mezzo può avere i suoi vantaggi, ma la decisione va presa sulla base delle evidenze scientifiche (che oggi ci sono, come dimostra la ricca bibliografia del volume) e non della semplice spinta al risparmio. Un altro aspetto su cui Baron invita a soffermarsi è come motivare gli studenti alla lettura. Appurato che in molti casi gli universitari non leggono ciò che viene loro assegnato, è sempre più frequente che i testi scritti vengano sostituiti da brani video o audio. Niente di male, sostiene l’autrice, basta che non si tratti semplicemente di una strategia per tenere desta l’attenzione, ma che attraverso l’ascolto o la visione si arrivi a un vero apprendimento. Come poterlo verificare? Utilizzando strumenti (ancora non molto diffusi) per fare annotazioni sui video, riascoltare brani, o riprendere quanto visto in discussioni di gruppo. In una parola adottare delle strategie efficaci, proprio come si fa con la lettura tradizionale (l’autrice suggerisce di rileggere, ornare indietro e ricapitolare quanto si è letto, prima di procedere). L’invito poi è a non trascurare la lettura di libri cartacei per puro piacere, oggi sempre più rara perché il tempo libero è in gran parte risucchiato dall’utilizzo dei social media. Ma, da sempre, leggere è uno dei modi migliori che abbiamo per staccarci dai problemi quotidiani e rilassarci. Come scriveva Emily Dickinson, citata dall’autrice, “Nessun vascello c’è che, come un libro, possa portarci in contrade lontane”. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag genitori, Social Stefania Garassini Stefania Garassini, insegnante di Editoria Multimediale, Content Management e Digital Journalism all’Università Cattolica di Milano, collabora con il mensile Domus e con il quotidiano Avvenire ed è presidente di Aiart Milano, associazione nazionale che opera nella formazione a un uso consapevole dei media. Autore di "Dizionario dei new media" (Raffaello Cortina Editore, 1999) autore di "I nuovi strumenti del comunicare" (con Gianfranco Bettetini, Barbara Gasparini, Nicoletta Vittadini) (Bompiani, 2001) autore di "Digital Kids", guida ai migliori siti web videogiochi e cd rom per bambini e ragazzi (Raffaello Cortina, 2001) e di "Smartphone. 10 ragioni per non regalarlo alla prima Comunione (e magari neanche alla Cresima)", (Ares, 2019). Curatore di "Clicco quindi educo. Genitori e figli nell'era dei social network", (Ets, 2018). Visualizza archivio → ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: La pornografia crea dipendenza, come la droga “Onlyfans? Non c’è nulla di male!”: quelle ragazze già disilluse sull’amore La teologia del corpo è per tutti: lo testimonia un uomo con attrazione verso persone dello stesso sesso Che senso ha il dolore? Una storia che mi colpì durante il tirocinio in ospedale La paura di accogliere la vita. Storie di maternità difficili Ruth e Noemi: nella Bibbia, un rapporto bellissimo tra suocera e nuora L’equilibrio tra materiale e digitale: oltre il divieto di smartphone a scuola Hannah Arendt avverte: se tutto è indifferente, si spiana la strada alle ideologie Giovane donna incontra Cristo e risorge nel cuore dopo un aborto. 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