RELAZIONE UOMO E DONNA

“Donna, guarda la tua vera bellezza, non sei un oggetto sessuale”: un pensiero per l’8 marzo

Ieri parlavamo della doppiezza nella quale la donna si ritrova. Ebbene, “c’è un antidoto – dice Giada, di ‘Ne senti la voce’ – ed è la fede!”. “Lasciare che sia Dio a parlarci significa troncare il dialogo col serpente”. Poi aggiunge: “Parlare di castità sembra più che mai assurdo e urgente al tempo stesso, perché la castità elimina ogni doppiezza”. lasciamo a lei la parola… 

“La persona casta conserva l’integrità delle forze di vita e di amore che sono in lei. Tale integrità assicura l’unità della persona e si oppone a ogni comportamento che la ferirebbe. Non tollera né doppiezza di vita, né doppiezza di linguaggio” (CCC 2338).

Nella virtù della castità è insita un’integrità morale e spirituale che ribalta le regole del gioco: lasciare che sia Dio a parlarci significa troncare il dialogo col serpente

Ieri dicevamo che il demonio parla prima con Eva, perché sa che facendo cadere lei, può trascinare giù anche l’uomo. 

Non parlarci, sorella cara, non rispondergli proprio, neanche per difenderti. 

Ogni parola e pensiero che rivolgi alla tentazione ti rende solo più esposta ad essa. E te lo dice una ragazza irruenta, istintiva, che salta sulla sedia alla minima ingiustizia… 

Io potrei disquisire col serpente per ore e ore, cercando di farlo ragionare, e perdo in partenza assai spesso. 

Devi capire che non puoi vincere questa battaglia, e nemmeno merita di essere combattuta. Non hai bisogno di guerra, hai necessità di trovare pace. Di respirare. Di vederti come ti vede Dio, amarti come ti ama Lui. Perché il tuo corpo, sorella in Cristo, è dono di Dio e tempio dello Spirito. 

Non sei un’arma di seduzione di massa, anche se tutti lo urlano. 

La tua vera libertà non è quella del mondo, che ti vuole sempre disponibile, tonica, che sessualizza ogni tuo gesto o parola. 

Leggi anche: “Il demonio tenta prima Eva”: un’influencer cristiana parla del rapporto Uomo-Donna (puntofamiglia.net)

Non sei un oggetto, anche se spesso è il sottotitolo di una certa retorica. 

Non sei affittabile, un casello senza sbarra dove può entrare e uscire chiunque. Il tuo corpo non è uno strumento sessuale, è uno scrigno prezioso che mostra Bellezza e Nobiltà. 

Se il serpente dell’orgoglio, della manipolazione, della lussuria, della vanagloria, della doppiezza ti parla, tu non rispondere. Non cercare di patteggiare con chi non cerca compromessi, ma ti vuole compromessa. 

Hai di meglio da fare. 

Ti dirà che vali quanto sai sedurre. Sii consapevole di quale sguardo importa davvero. Ritrova la tua pace in Cristo, colui che su di te ha solo parole di Amore e Verità. Che ti guarda, follemente innamorato dal grembo materno! 

La tua Bellezza splende e fa splendere. Puoi usarla per il meglio, per elevare chi ti circonda, per generare vita, per rendere l’uomo più autentico e te stessa più vera. 

Non svenderti per uno sguardo in più, ma combatti la buona battaglia dell’essere te stessa, di scegliere il Bene. Riscopriti in grado di generare vita, in molti modi. 

Ammira fiorire l’uomo che hai accanto, guardalo diventare sempre più presente a sé stesso, riprendere il ruolo di guida virile, non fuggire o rifugiarsi in abitudini malsane … guardalo restarti accanto, fedelmente capace di protezione e cura. 

San Giuseppe non parla nei Vangeli: è l’uomo della riflessione, dell’affidamento e dell’azione. 

Salva Maria, salva Gesù bambino, è la roccia familiare in grado di prendere decisioni forti, non certo l’Adamo irretito da Eva. 

Tu, sorella in Cristo, puoi rendere l’uomo veramente tale. E puoi farlo ritrovando la tua integrità e la tua pace, in Dio. Riconosci il valore del tuo corpo, difendilo da chi ti vorrebbe schiava in molti modi. La tua identità non è monetizzabile.




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