Dal Vangelo secondo Luca (Lc 21,1-4)
In quel tempo, Gesù alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Il commento
“In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti” (21,3). Da Nazaret a Gerusalemme: nel Vangelo di Luca la fede ha il volto femminile di due donne. All’inizio della narrazione incontriamo l’esperienza di Nazaret, una giovane che si consegna a Dio nella totalità del cuore e del corpo: “Eccomi, sono la serva del Signore” (1,38). Al termine del racconto, incontriamo un’altra donna, una vedova povera, un’anonima donna del popolo. La scena è ambientata nel Tempio, il luogo edificato per celebrare la santità di Dio. In quel luogo che ogni giorno si popola di credenti, particolarmente affollato nei giorni che precedono la Pasqua, Gesù presenta ai discepoli quella vedova come un’eloquente testimone della fede. Ella, infatti, ha consegnato a Dio tutto quello che aveva. Secondo i calcoli umani è ben poca cosa ma agli occhi di Dio, che scruta il cuore, quel gesto umile e nascosto, vale più di tutte le generose offerte degli altri fedeli.
La vedova è icona di una fede che accetta la sfida della totalità perché è guidata dall’amore. Dare tutto significa che anche quando ci sentiamo stanchi, siamo disposti a riprendere il cammino per annunciare il Vangelo o per aprire nuovamente la porta della carità. Anche quando siamo delusi non rinunciamo a fare la nostra parte. E anche quando abbiamo tante cose da fare, cerchiamo di aprire il cuore alle necessità dell’altro. Ci sono quelli che sono pronti a dare solo ciò che avanza, il Vangelo ci chiede di dare ciò che serve e quando serve. Vi sono quelli che sono pronti a fare qualcosa solo quando hanno tempo, la fede ci insegna a donare anche il tempo. Solo una fede sincera e vissuta con totalità può creare le premesse per una vita dove il Vangelo appare nuovamente come un bene essenziale. Un bene così importante da suscitare il desiderio di donare tutta la vita perché possa risplendere nella storia degli uomini. Per intercessione di Maria vogliamo chiedere la grazia di dire il nostro sì e dirlo con quella totalità che Dio attende.
Briciole di Vangelo
di don Silvio Longobardi
s.longobardi@puntofamiglia.net
“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.
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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
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