24 Febbraio 2024

Il volto umano di Dio

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,43-48)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Il commento

Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” (5,48). È una pagina che disegna il volto di Dio: Lui è perfetto, noi non lo siamo. D’altra parte, se lo fossimo Gesù non dovrebbe chiedere di diventare perfetti. Non siamo perfetti ma possiamo e dobbiamo camminare verso la perfezione. Il primo passo da fare è quello di tenere lo sguardo rivolto a Lui. Abbiamo bisogno di stare più spesso dinanzi a Dio, ascoltare la sua Parola, nutrirci di quel Pane di vita che comunica l’amore di Dio. Ne abbiamo assolutamente bisogno. Quanto più entriamo in relazione con Dio, tanto più la grazia dello Spirito agisce in noi. E tutto diventa possibile. “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano” (5,44): l’amore dei nemici rientra in questo cammino. Una richiesta come questa, espressa nella forma di un comando, potrebbe scoraggiare anche i cristiani più disponibili. La buona volontà non deve mancare ma non dobbiamo dimenticare che la grazia precede, motiva e sostiene ogni desiderio di bene. Quando ci troviamo dinanzi alla montagna, prima di verificare se abbiamo le capacità per affrontare l’impegnativa salita, dobbiamo chiedere al Padre di donarci lo Spirito dell’amore. È questa la risorsa decisiva.

Questa parola annuncia ciò che rende luminosa la vita personale e sociale. L’insegnamento evangelico contiene un’ineliminabile dimensione etica ma, prima ancora, disegna il volto umano di Gesù. In queste parole c’è tutta la sua vita, il suo donarsi a tutti e sempre, fino alla fine, quando giungerà il tempo di consegnarsi accogliendo e vivendo l’ingiustizia come un’opportunità per manifestare e comunicare l’amore che purifica il cuore dell’uomo. La croce non è soltanto una luce che risplende nella storia ma anche la fonte inesauribile dell’amore che irriga e feconda il cammino dell’umanità.

Signore, non siamo capaci di amare i nemici, come Tu desideri. Ma Tu non ti stanchi di indicare la meta e di comunicare il tuo amore. Donaci oggi di accogliere con nuovo slancio il tuo Spirito per testimoniare quella carità che manifesta il tuo volto. Amen



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.