Papa Francesco in carcere per la lavanda dei piedi: ho sentito una vecchia saggia, una vecchia nonna, che ha detto questo: Gesù non si stanca mai di perdonare. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono!” Chiediamo oggi al Signore la grazia di non stancarci! Sempre, tutti noi abbiamo piccoli fallimenti, grandi fallimenti. Ognuno ha la sua storia, ma il Signore ci aspetta sempre, a braccia aperte, e non si stanca mai di perdonare”.

Per la seconda volta nel suo pontificato, Papa Francesco ha voluto celebrare la messa in Cena Domini nel carcere di Rebibbia. 

Nel giorno del Giovedì Santo, il 28 marzo, è dunque tornato nel carcere romano e ha lavato i piedi di 12 donne, dichiarando: “Gesù perdona tutto se chiediamo perdono”.

Il Santo Padre si è cinto di un grembiule bianco, indossato sopra ai paramenti liturgici, e poi, seduto su una sedia a rotelle, ha lavato, asciugato e baciato i piedi a dodici detenute, di varie origini e nazionalità. 

Grande è stata la commozione per un gesto che dopo duemila anni ci ricorda a quale amore siano chiamati, sempre e in ogni luogo, i discepoli di Gesù. Un amore gratuito, che non tiene conto dei torti e dei meriti, un amore che chiede solo di essere accolto e che, solo dopo, si potrà ricambiare.

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Da duemila anni, con questo atto, il Signore ricorda: chi è più grande, sia servo di tutti, come il Maestro si è fatto servo dell’umanità. 

Le donne coinvolte hanno fatto fatica a trattenere le lacrime.

A questo punto, il pontefice ha ripetuto come ha fatto molte altre volte che Gesù è sempre pronto a donare la sua misericordia.

“Una volta – ha detto a questo proposito – ho sentito una vecchia saggia, una vecchia nonna, che ha detto questo: Gesù non si stanca mai di perdonare. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono!” Chiediamo oggi al Signore la grazia di non stancarci! Sempre, tutti noi abbiamo piccoli fallimenti, grandi fallimenti. Ognuno ha la sua storia, ma il Signore ci aspetta sempre, a braccia aperte, e non si stanca mai di perdonare”.