BRICIOLE DI VANGELO

22 Maggio 2024

Chiedono il permesso

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 9,38-40)
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».

Il commento

Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo” (9,38). Quella di Giovanni si presenta come un’umile richiesta. Il plurale fa capire che parla anche a nome degli altri. Prima di agire chiedono conferma al Maestro, sottopongono a Lui i pensieri e le intenzioni. Come bambini che chiedono il permesso. Non pretendono di fare da soli, non si arrogano il diritto di sapere cosa sia giusto e cosa no. L’umiltà della domanda è accompagnata dalla docilità con la quale accolgono la risposta del Maestro: “non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me” (9,39). È una parola che sconfessa nella forma più plateale i loro progetti e tuttavia nessuno contesta o avanza obiezioni. Prima di interrogarci sul contenuto, vi chiedo di soffermarvi sulla fiducia dei discepoli. Un atteggiamento che non è molto diffuso, come nota Sant’Agostino: “Tutti ti interrogano su ciò che cercano, ma non sempre ascoltano quanto cercano. Si dimostra tuo servo migliore non colui che pretende di sentire da te quello che egli vuole, ma che piuttosto vuole quello che ha udito da te” (Confessioni, 10, 37).

La comunicazione di Giovanni è carica di quell’istintivo risentimento che sorge in noi quando vediamo che altri intendono occupare il posto assegnato a noi. I Dodici sono stati scelti e inviati a scacciare i demoni (Mc 6, 7-13). Non è bello sapere che qualcun altro, senza il consenso del Maestro, pretende di esercitare lo stesso ministero. Gesù boccia sul nascere ogni forma di gelosia e insegna che il bene non ha etichette, quando è fatto con intenzioni sincere – nel nome di Gesù – ha il volto di Dio. Chiunque s’impegna a lottare contro il male, qui si tratta di scacciare i demoni, viene da Dio. La rivalità e la diffidenza devono lasciare posto alla più cordiale collaborazione. Il Regno non coincide con i confini della comunità ecclesiale, lo Spirito Santo agisce misteriosamente nel cuore degli uomini e dona a tanti altri il coraggio di mettersi in gioco per seminare il bene. Oggi chiediamo la grazia di coltivare una maggiore libertà di cuore.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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