BRICIOLE DI VANGELO

10 Giugno 2024

Cristiani… ma non troppo

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-12a)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

Il commento

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia” (5,11). L’ultima beatitudine è quella che facciamo più fatica a capire. Nessuno desidera ricevere persecuzioni ma non possiamo evitarle. Stando al Vangelo, non sono una remota eventualità ma una concreta possibilità. Quasi una necessità. È questa, in estrema sintesi, la parola che Gesù consegna ai suoi discepoli. Il realismo evangelico contrasta con il buonismo del nostro tempo. Quanto più siamo fedeli testimoni del Vangelo, tanto più saremo esposti agli insulti. Essere discepoli è oggettivamente rischioso. C’è un solo modo per sottrarci alle tribolazioni ed è quello di annacquare la nostra testimonianza. Non si tratta di rinnegare la fede, basta essere più… moderati ed evitare gli estremismi. Coltivare una fede che cammina al passo dei tempi. Insomma, cristiani sì ma… non troppo. Se, invece, contro ogni forma di buon senso, decidiamo di seguire il Signore e mettere in pratica i suoi comandamenti, dobbiamo sapere che, prima o poi, le prove arriveranno e, talvolta, quando meno le aspettiamo e secondo modalità che non abbiamo messo in conto.

La consapevolezza di dover affrontare prove dolorose non deve suggerire rinunce pregiudiziali né fughe precipitose. La fede vince la paura. Prima di inviare i suoi frati nel mondo Francesco di Assisi diede loro queste raccomandazioni: “Andate, carissimi, a due a due per le varie parti del mondo e annunciate agli uomini la pace e la penitenza in remissione dei peccati; e siate pazienti nelle persecuzioni, sicuri che il Signore adempirà il suo disegno e manterrà le sue promesse. Rispondete con umiltà a chi vi interroga, benedite chi vi perseguita, ringraziate chi vi ingiuria e vi calunnia, perché in cambio ci viene preparato il regno eterno” (Tommaso da Celano, Vita prima, 29: FF 366). Oggi preghiamo per i cristiani perseguitati, per loro e per noi chiediamo la grazia di non annacquare la fede per quieto vivere.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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