Utero in affitto

Il silenzio sull’utero in affitto prima del referendum

utero in affitto

di Gabriele Soliani

Una volta smontato l’ordine naturale della società umana, non si riesce più a fermare l’ondata ideologica che papa Francesco chiama ‘colonizzazione’. Quando si ridicolizza la legge naturale ogni desiderio è possibile ma questo non coincide affatto con la civiltà e il progresso e a subirne sono sempre i piccoli.

Prima del Referendum non si può parlare di utero in affitto in Italia. Sembra questo un ordine “di scuderia”. Il fronte trasversale che si era formato nel parlamento italiano per chiedere al governo Renzi di impegnarsi, a livello nazionale e internazionale, per contrastare la pratica dell’utero in affitto è sparito.
Il Consiglio d’Europa ha già bocciato l’utero in affitto come contrario alla vita e dignità della donna e questo lasciava ben sperare anche in Italia.
I senatori di Forza Italia Lucio Malan e Maria Rizzoti hanno tentato un accordo con i gruppi di maggioranza, ma nemmeno una dichiarazione di intenti ne è uscita. I parlamentari dem e di Area Popolare hanno taciuto, sembra, per un l’ordine di scuderia di non trattare il tema prima del referendum. Intanto al Consiglio Provinciale di Trento il PD e i 5 Stelle hanno bocciato una proposta di risoluzione contro l’utero in affitto presentata dai Consiglieri Borga e Civettini perché parlava del diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà. Una volta smontato l’ordine naturale non si riesce più a fermare l’ondata ideologica che papa Francesco chiama colonizzazione. Un esempio di questo “stravolgimento” viene dal Canada il cui Governo con a capo Justin Pierre James Trudeau sembra non avere freni sulle “libertà assolute”. Dopo il via libera all’eutanasia, all’aborto in qualsiasi condizione e senza motivazioni, al poliamore e perfino alla zoofilia, ora è arrivato l’abbassamento dell’età per il consenso al sesso omosessuale. Bastano 16 anni e non più 18 per essere considerati senzienti e consapevoli, per legge, al sesso omosessuale. In molti intravedono un via libera alla pedofilia legale perché un sedicenne, che nemmeno può avere la patente di guida, è facilmente influenzabile da un adulto. Quando si ridicolizza la legge naturale ogni desiderio è possibile ma questo non coincide affatto con la civiltà e il progresso. E a subire sono sempre i piccoli.




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