Rapporto Matić, l’ennesimo attacco alla vita, alla donna e… alle associazioni pro life

L’aborto un diritto umano, divieto alle associazioni pro life di fornire informazioni e istruzioni, e educazione sessuale compulsiva in salsa gender nelle scuole. Queste le linee del Rapporto Matić in discussione il prossimo 23 giugno al Parlamento Europeo.

Il 23 giugno prossimo il Parlamento Europeo voterà il Rapporto Matić (dal nome del relatore Predrag Fred Matić) sulla situazione della salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti nell’UE, nel quadro della salute delle donne, proposto dalla Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere. Si tratta di una sorta di riedizione peggiorata del Rapporto Estrella su “Salute e diritti sessuali e riproduttivi”, che fortunatamente fu fermato nel 2013 dagli europarlamentari che votarono contro.

Oltre alla richiesta di dichiarare l’aborto un diritto umano, già presente nel Rapporto Estrella, il Rapporto Matić, esige che gli stati membri non autorizzino più le associazioni pro life a fornire informazioni e istruzione e contemporaneamente, chiede che sia assicurata in tutti gli stati membri un’educazione sessuale compulsiva, fin dalla prima infanzia, in salsa gender. È previsto l’obbligo per tutti gli stati di sovvenzionare aborto (in Italia l’aborto è già pagato dal servizio sanitario nazionale) e salute riproduttiva. D’altra parte, vi è un attacco violento contro il diritto all’obiezione di coscienza per lo staff medico con la richiesta di eliminarlo totalmente o di limitarne molto la possibilità. Incurante di quello che succede realmente in Europa, dove l’aborto è permesso in tutti gli stati (eccetto Malta dove è possibile “solo” in caso di pericolo di vita per la donna), il Rapporto “invita gli Stati membri a rivedere le loro disposizioni giuridiche nazionali sull’aborto e ad allinearle alle norme internazionali sui diritti umani”. Solo che l’aborto non è e non può essere un diritto umano perché viola il diritto alla vita e alla salute del bambino concepito e la libertà e la dignità della donna.

“Il Rapporto Matić, sui diritti sessuali e riproduttivi delle donne viola la nostra dignità di donne, proponendo contraccezione e aborto al posto della maternità. Se quel Rapporto sarà approvato, creerà un messaggio proprio dall’UE che va a ledere la dignità e la peculiarità delle donne come madri” dicono le donne della Federazione Europea One of Us per la vita e la dignità dell’uomo. “La salute sessuale e riproduttiva e i relativi diritti rappresentano una delle questioni chiave nell’ambito della discussione sui diritti umani” secondo la Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere, che da anni, attraverso vari Rapporti, sta tentando di introdurre l’ideologia gender, aborto e diritti riproduttivi. Si tratta di un Rapporto radicale ed estremista che si accanisce in modo particolare contro i bambini le donne, togliendo loro ogni libertà riguardo al vivere una fertilità ecologica. Inoltre, va a minare alle base la democrazia su cui l’Unione Europea è nata e si è costruita.

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Per questo la Federazione One of Us il 7 giugno scorso ha deciso di prendere posizione a difesa del concepito, uno di noi, delle donne, delle associazioni pro life, ricordando tra l’altro che gli aborti non fanno parte della politica comune europea e sono di competenza dei singoli Stati membri. One of Us fa presente che in questo modo viene violato il principio di sussidiarietà. La Federazione, ancora, evidenzia il contenuto diffamatorio e discriminatorio del Rapporto nel punto in cui dice che le organizzazioni pro life rappresentano una minaccia al diritto alla vita perché diffondono “false informazioni” e perseguono “obiettivi nazionalisti”. Il Rapporto, ricorda One of Us, intende limitare fortemente la libertà di espressione, il diritto alla libertà di coscienza e il diritto alla libertà di religione. 

Per questo la Federazione ha invitato i suoi soci ad informare gli europarlamentari sensibili alle tematiche pro vita del contenuto del Rapporto Matić, e di quello che sta succedendo, invitandoli a prendere posizione in difesa del concepito, delle donne e dei diritti umani fondamentali. Inoltre, ha proposto alle associazioni per la vita e per la donna di preparare petizioni da inviare alla Commissione Petizioni dell’UE perché il Rapporto Matić, non venga approvato. “Insieme siamo forti – per un’Europa libera, unita dove ogni differenza possa davvero trovare il suo posto” ha esortato Jakub Baltroszevizìc, Segretario Generale di One of Us, esprimendo il pensiero di tutta la Federazione impegnata in prima linea alla difesa dei diritti umani fondamentali.




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