Assegno unico per i figli, già 110mila domande

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L’Assegno unico e universale per i figli è finalmente realtà. Un aiuto concreto per tutte le famiglie con figli, che arriva come una manna dal cielo in una Italia in crisi demografica e per il quale il Forum delle Associazioni Familiari ha combattuto con tutte le forze. Dal primo gennaio sono già 110mila le domande arrivate all’Inps. Per fare maggiore chiarezza proviamo a rispondere ad alcuni interrogativi soprattutto sul “come fare per accedervi”.  

Dal primo gennaio è possibile presentare online, presso l’Inps, la domanda per ricevere l’Assegno unico e universale per figli (qui la Tabella degli importi). Lo avevamo già detto attraverso una importante intervista a Emma Ciccarelli, vicepresidente del Forum nazionale della Associazioni Familiari. L’assegno sarà erogato da marzo in sostituzione delle precedenti misure per i figli e l’importo massimo è di 175 euro a figlio al mese fino ai 18 anni, l’importo minimo è 50 euro al mese per figlio. Sono previste maggiorazioni legate all’Isee, al numero dei figli e alla presenza di figli disabili (vedi paragrafi successivi). L’assegno rimane in misura ridotta anche tra i 18 e i 21 anni. Delle misure pre-esistenti, resta in vigore il bonus nido. Secondo il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, nei primi giorni dell’anno sono state presentate già 110mila domande. Proviamo a rispondere ad alcune domande ipotetiche utili per chiarire la situazione. 

Posso accedere all’Assegno unico?

Sì, se sei una famiglia con figli perché il sussidio vale per ogni figlio dal settimo mese di gravidanza ai 18 anni di età, e in misura ridotta sino ai 21 anni. L’importo è maggiore per le fasce di reddito più basse e per i nuclei numerosi. 

Se ho un figlio con disabilità?

Per i figli con disabilità, l’Assegno unico è riconosciuto senza limiti di età e con una maggioranza legata all’Isee e al grado di disabilità. La domanda va presentata da uno dei due genitori. Il pagamento avviene tramite un Iban intestato al richiedente o con bonifico domiciliato. 

Se ho un permesso di soggiorno posso presentare la domanda?

Sì, possono presentare domanda tutti i cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Ue e le persone titolari di un permesso di soggiorno, comunque residenti in Italia da due anni.

Leggi anche: Emma Ciccarelli: “C’è ancora tanto lavoro da fare, ma il Forum è qui per questo”

Come devo fare per presentare la domanda?

Dal primo gennaio l’Inps ha attivato un servizio online cui si accede con Spid, Carta d’identità elettronica o Carta nazionale dei servizi. Diversamente, per la procedura online ci si può rivolgere a un patronato.

Per le domande presentate sino al 28 febbraio la prima erogazione è prevista a marzo. Per le domande presentate dopo il 28 febbraio l’erogazione è prevista dal mese successivo a quello di inoltro della domanda. Per le domande presentate sino al 30 giugno si ha diritto ad avere gli arretrati da marzo.

Come faccio a sapere quanto mi spetta? 

Gli importi dell’Assegno unico variano in base all’Isee. Il massimo (175 euro a figlio, più maggiorazione di 85 euro dal terzo figlio in poi) si ottiene con Isee sino a 15mila euro. Da questa soglia, gli importi iniziano a scendere gradualmente, sino a un minimo di 50 euro per le dichiarazioni Isee dai 40mila euro in su. Chi non presenta l’Isee avrà comunque diritto all’importo minimo di 50 euro per figlio. Per chi ha bisogno, l’Inps fornisce un servizio per avere l’Isee precompilato

Se ricevo il Reddito di cittadinanza posso accedere all’Assegno unico?

Chi riceve il Reddito di cittadinanza riceverà l’Assegno unico direttamente dall’Inps, senza necessità di presentare domanda. In sostanza, i nuclei otterranno l’assegno per i figli e al contempo gli sarà tolta la parte di Reddito di cittadinanza legata ai minori. Il saldo sarà comunque positivo. L’Assegno unico è compatibile con le misure di sostegno per i figli a carico erogate dalle Regioni o dai Comuni.

Cos’è il simulatore Inps?

Sin dal primo gennaio l’Inps ha reso disponibile un simulatore dell’Assegno unico e universale. Il servizio permette di simulare l’importo mensile della nuova prestazione. Vi si può accedere senza credenziali.

Se mio figlio ha superato i 18 anni?

Compiuti i 18 anni, e sino ai 21 anni, l’importo dell’assegno unico diventa di 85 euro per figlio (Isee pari o inferiore a 15mila euro). Scende poi sino a 25 euro dai 40mila euro Isee. Dal terzo figlio in poi vi è una maggiorazione di massimo 85 e minimo 15 euro al mese, in base alle soglie Isee.

Per ciascun figlio con disabilità minorenne è prevista una maggiorazione pari a 105 euro mensili in caso di non autosufficienza, a 95 euro mensili in caso di disabilità grave e a 85 euro mensili in caso di disabilità “media”.

Per ciascun figlio con disabilità maggiorenne, e fino al compimento del ventunesimo anno di età, è prevista una maggiorazione di 80 euro mensili rispetto all’importo standard. Per ciascun figlio con disabilità a carico di età pari o superiore a 21 anni è previsto un assegno dell’importo di massimo 85 euro mensili e minimo 25 euro mensili, in base alle soglie Isee. Per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione di 20 euro mensili per ciascun figlio.

Nel caso in cui entrambi i genitori siano lavoratori, è prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore di massimo 30 euro mensili, che si annulla ai 40mila euro Isee. È riconosciuta una maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo.




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