Luglio è il mese del Sangue di Cristo: come comprendere meglio questo dono?

di Marco Lambertucci

Il Sangue di Cristo continua a farsi sentire nelle situazioni di ingiustizia, nella periferia della nostra società, nelle situazioni di violenza, di assenza di pace, nelle dipendenze. Da questa certezza della nostra fede ha preso vita la Koinè del Preziosissimo Sangue, rivolta a tutti coloro che desiderano approfondire la spiritualità del Sangue di Cristo.

Per chi non lo sapesse, luglio è il mese dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesù. 

Ogni anno, proprio nel primo fine settimana di luglio, si svolge il raduno nazionale della Famiglia del Preziosissimo Sangue: la Koinè del Preziosissimo Sangue. “L’origine di tale evento – spiega don Terenzio Pastore, Direttore Provinciale della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, fondata da San Gaspare del Bufalo – risale al 30 giugno 2018 quando Papa Francesco, nell’aula Paolo VI, ha incontrato tutta la Famiglia del Preziosissimo Sangue, sacerdoti, suore e laici Associati. L’incontro fu chiesto a seguito dell’approvazione degli Statuti regionali della Unione Sanguis Christi perché potesse segnare l’inizio di una proposta di fede rivolta a tutti. Da allora, questo percorso di fede ha consentito a molti fedeli, approfondendo questa spiritualità, di testimoniare il Vangelo e scegliere di associarsi alla USC. La Koinè del Preziosissimo Sangue è rivolta a tutti coloro che desiderano approfondire la spiritualità del Sangue di Cristo.”

Il Moderatore Generale, don Emanuele Lupi, raccontando del carisma e della spiritualità della Congregazione evidenzia che “per i Missionari del Preziosissimo Sangue rimane il privilegio di celebrare sia la solennità del primo luglio che tutto il mese dedicato al Sangue di Cristo. Il Sangue di Cristo, che continua a farsi sentire nelle situazioni di ingiustizia, nella periferia della nostra società, nelle situazioni di violenza, di assenza di pace, nelle dipendenze. Così, nel mondo, abbiamo centri di riconciliazione, dove si promuovono riconciliazione e dialogo in situazioni di degrado e violenza, cappellanie di ospedali e luoghi in cui andiamo ad incontrare la fragilità dell’uomo ferito o malato, per portare un messaggio di speranza.”

Leggi anche: Che senso ha la sofferenza? La passione di Cristo nei versi di Rebora (puntofamiglia.net)

La VI Koinè, che quest’anno ha visto la presenza di oltre 400 partecipanti provenienti da diverse realtà ecclesiali, si è svolta presso la Fraterna Domus di Sacrofano ed è stata ricca di iniziative: dalla

catechesi di don Luigi Maria Epicoco, che ha incentrato il suo intervento sulla frase di San Gaspare del Bufalo “Felice e grande quando ti unisci a Dio”; alla testimonianza di padre Vito D’Amato (che è stato l’accompagnatore spirituale di Chiara Corbella) sul discernimento spirituale, la guarigione del cuore e la parola di Dio nella vita della serva di Dio Chiara Corbella Petrillo. 

Non sono mancati anche momenti di confronto e riflessione tra i vari gruppi presenti e, “momento centrale di questo anno – spiega don Terenzio – è stato la sera del 1° luglio, quando due laiche Associate, Sandra De Amicis e Dina Moretti, sono diventate Sorelle Ausiliari del Preziosissimo Sangue”. 

I Fratelli e Sorelle Ausiliari del Preziosissimo Sangue, secondo gli Statuti regionali, si impegnano nella diffusione e promozione della spiritualità del Preziosissimo Sangue e della stessa USC. Essi vivono la pienezza della loro consacrazione battesimale santificandosi nella vita celibe come “fratelli e sorelle”. La denominazione di “ausiliari” li caratterizza come laici che intendono vivere un maggiore servizio nel mondo e nella Chiesa attraverso uno speciale impegno che viene rinnovato annualmente all’interno dell’Associazione di fedeli laici dell’Unione Sanguis Christi, sotto la guida dei Missionari del Preziosissimo Sangue.




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