L’ESPERIENZA DI DIO Battesimo della piccola Indi. Il padre: “Ho vissuto l’inferno, deve esistere il Paradiso” Autore articolo Di Assunta Scialdone Data dell'articolo 22 Novembre 2023 Nessun commento su Battesimo della piccola Indi. Il padre: “Ho vissuto l’inferno, deve esistere il Paradiso” di Assunta Scialdone Alla domanda sul perché, anche se atei, i genitori hanno deciso di donare il Battesimo alla piccola Indi, così ha risposto il papà: “Non sono religioso e non sono battezzato. Ma quando ero in tribunale mi sembrava di essere trascinato all’inferno. Ho pensato che, se l’inferno esiste, allora deve esistere anche il Paradiso”. Indi, la piccola “guerriera” dalle ciglia lunghe, come è stata definita, assieme ai suoi genitori, Dean e Claire, allo Stato italiano e grazie alla disponibilità dell’ospedale Bambin Gesù di Roma, ha portato a termine la sua battaglia della vita. Una lotta contro i ripetuti “no” dei giudici britannici convinti che “il miglior interesse” della bambina fosse la sospensione dei trattamenti, una specie di eutanasia imposta alla volontà genitoriale. Non c’è stato nulla da fare! Come hanno fatto notare alcuni giornali, i togati di Sua Maestà sono apparsi quasi irritati dall’attivismo amministrativo, diplomatico e politico con cui l’Italia ha cercato di ribaltare l’esito del caso che è tristemente noto. A noi interessa che a partire da questa dolorosissima storia, che calpesta la dignità della persona umana riducendola ad un prodotto che deve essere, necessariamente, perfetto, sano e capace di produrre economia, Dio scrive luminosamente sulle righe storte delle tenebre più fitte, donando vita a coloro che hanno il cuore aperto all’Amore. Ebbene sì! Per chi ha occhi capaci di vedere la vita, quella vera, ha trionfato come sulla croce di Cristo, quando tutti erano delusi dalla Sua morte. Indi, assieme alla sua famiglia, ha vinto la battaglia contro chi impone la morte dei propri figli distruggendo ogni forma di umanità, compassione e carità verso chi è ritenuto debole da una società guidata da altri valori disumanizzanti. La vittoria è tutta spirituale. Il papà e la mamma di Indi sono atei, ma appartengono a quella categoria di persone che non chiude il cuore. Non sono di quelli che, con grande certezza, affermano che Dio e, quindi, il male non esistono, chiudendo definitivamente il cuore e seppellendo il grido della loro anima che si ribella a tale affermazione suscitando dubbi nella loro coscienza. Quegli stessi dubbi che, fin dal principio della vita, aprono l’uomo alla conoscenza di nuove cose facendo muovere il mondo, la conoscenza, la scienza e la ricerca. Il papà di Indi, attraversando questo dolore inenarrabile, è stato toccato dalla Grazia. Leggi anche: Indi Gregory è libera in Cielo, cronaca di un’esecuzione di morte – Punto Famiglia Alla domanda sul perché, anche se atei, i genitori hanno deciso di donare il battesimo alla piccola Indi, così ha risposto, nella traduzione che ne dà Antonio Socci sul suo blog: «Non sono religioso e non sono battezzato. Ma quando ero in tribunale mi sembrava di essere trascinato all’inferno. Ho pensato che, se l’inferno esiste, allora deve esistere anche il Paradiso. Era come se il diavolo fosse lì. Ho pensato che, se esiste il diavolo, allora deve esistere Dio. Una volontaria cristiana visitava ogni giorno il reparto di terapia intensiva e mi ha detto che il battesimo ti protegge e ti apre la porta del Paradiso. Mi hanno colpito molto i miei avvocati del Christian Legal Center, il modo in cui mi hanno sostenuto e la loro dedizione. È stato come se il battesimo di Indi fosse anche un modo per riconoscere il loro lavoro. Ho visto com’è l’inferno e voglio che Indi vada in Paradiso. Anzi, ho deciso che anche io e mia figlia dovremmo battezzarci. Vogliamo essere protetti in questa vita e andare in paradiso». Quest’uomo ha fatto esperienza concreta di Dio. Il concetto di esperienza umana o di vissuto umano indica un fatto primario nella vita delle persone. La realtà che ci circonda colpisce il soggetto, gli si impone, generando una risposta, un’azione. Nel nostro caso scegliendo il bene, perché ne ha potuto fare esperienza dopo aver conosciuto la ferocia del male. L’impatto che le esperienze producono nel soggetto lo spinge a cercare il loro significato profondo, cioè ad interpretarle in riferimento a qualcosa che si nasconde dietro di esse e che è più grande del piacere (o dispiacere) che suscitano. In questo caso l’interpretazione è stata netta: esiste il male e l’inferno perché si sono manifestati con chiarezza e, quindi, scelgo il bene, il Paradiso, il Battesimo che mi protegge da tutto ciò, in eterno. Tutto ciò dona l’ennesima grande conferma che le esperienze umane sono abitate da una Verità che travalica la loro particolarità. Questa Verità è l’azione di Dio. La sua Luce che non abbandona mai e che è colta da coloro che conservano il cuore aperto al Bene.Le nostre esperienze ci rivelano chi siamo noi e a che cosa siamo chiamati. In questo caso a lottare per la vita perché siamo persone con una dignità che ci viene donata dall’alto. Attraverso tali esperienze, dunque, riconosciamo noi stessi e l’immagine di Dio impressa in ogni uomo. In esse possiamo anche riconoscere chi agisce contro l’immagine di Dio mostrando il volto disumano, freddo e impenetrabile del maligno. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Assunta Scialdone Assunta Scialdone, sposa e madre, docente presso l’ISSR santi Apostoli Pietro e Paolo - area casertana - in Capua e di I.R.C nella scuola secondaria di Primo Grado. Dottore in Sacra Teologia in vita cristiana indirizzo spiritualità. Ha conseguito il Master in Scienze del Matrimonio e della Famiglia presso l’Istituto Giovanni Paolo II della Pontificia Università Lateranense. Da anni impegnata nella pastorale familiare diocesana, serve lo Sposo servendo gli sposi. Visualizza archivio → ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Donne, vita, aborto: dal Movimento per la Vita un invito a dialogare Spiritualità coniugale e familiare: cosa portiamo della Settimana nazionale in Sicilia Aborto: come siamo arrivati dalla “non punibilità” al “diritto umano”? Il valore della preghiera del Rosario in famiglia e nella vita dei santi Quando papa Woytjla dichiarava santa la sua conterranea Faustina Kowalska… Una centrale di intercessione. Lettera di un’abbadessa Giovanni Paolo II e i giovani: alcuni aneddoti raccontati da Padre Luca Frontali Perché Giovanni Paolo II è “il Papa della famiglia”? 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