Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

25 Aprile 2024

Mettiamoci in cammino

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 16,15-20)
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Il commento

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura” (16,15). Le parole conclusive sono quanto mai impegnative. “Proclamate il Vangelo”: il verbo è un imperativo, la parola si presenta perciò come un comando ineludibile che ricorda ai battezzati ciò che non può e non deve mancare. Non c’è bisogno di comandare ai genitori di amare i figli, sarebbe strano se lo facessimo. Allo stesso modo la missione è un’intrinseca necessità della fede. Chi ha gustato l’incontro con Dio e ha sperimentato la gioia che nasce da Lui, non può non sentire il bisogno di comunicare agli altri la sua esperienza. Se non lo facesse, verrebbe meno alla grazia ricevuta, una sorta di egoismo spirituale. Il Vangelo aggiunge: “Ad ogni creatura”. Tutti e ciascuno. Tutti hanno diritto a ricevere la Parola. Nel testo greco troviamo il sostantivo creazione [ktísis]. È interessante perché fa pensare che, dove giunge il Vangelo, la creazione si rinnova. Il Vangelo diventa così il l’indispensabile fondamento della vita personale e collettiva. Non è un’opinione tra le altre, una filosofia che si aggiunge alle altre, ma la Parola del Dio vivente. Non si tratta di un compito secondario o marginale: il mondo rinasce dal Vangelo!

Raccontare la storia della Chiesa significa raccontare l’esperienza missionaria. Oggi celebriamo san Marco, uno degli evangelisti, uno che ha avuto la gioia di essere un discepolo e la grazia di essere uno stretto collaboratore di Pietro e Paolo. La sua esperienza è senza dubbio straordinaria ma… tutti i battezzati sono chiamati a partecipare all’opera apostolica che la Chiesa compie lungo i secoli. Il battesimo ha dato a ciascuno l’abilitazione missionaria. Dobbiamo però riconoscere molti battezzati – forse la maggior parte – non hanno questa consapevolezza, sono come quelli che, pur avendo ricevuto la patente, non hanno mai imparato a guidare l’auto. Oggi chiediamo la grazia di mettere da parte i dubbi e le paure. Strada facendo comprenderemo come e cosa fare.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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