1 Maggio 2024

Maria ci sorride “al mattino della vita”

C’è un episodio molto significativo della vita di santa Teresa di Gesù Bambino che, nei suoi Scritti racconta di essere stata guarita, quando era bambina, da quella che oggi verrebbe probabilmente diagnosticata come una sindrome di attacchi di panico. Quando sua sorella maggiore Pauline, cui lei era affezionatissima, entrò al Carmelo, la piccola Teresa, orfana della mamma già a quattro anni, si ammalò. Guarì soltanto quando la Madonna le apparve e le sorrise “al mattino della vita”. Si tratta di un episodio che segna profondamente la sua vita. Lei stessa lo ricorderà con queste parole: “Non trovando soccorso sulla terra, la povera Teresa si era rivolta anche lei alla Madre del Cielo, la pregava con tutto il cuore perché avesse pietà di lei. Ad un tratto la Vergine Santa mi apparve bella, tanto bella, che non avevo visto mai cosa bella a tal segno, il suo viso ispirava bontà e tenerezza ineffabili, ma quello che mi penetrò tutta l’anima fu il sorriso stupendo della Madonna. Allora tutte le mie sofferenze svanirono, delle grosse lacrime mi bagnarono le guance, ma erano lacrime di una gioia senza ombre. Ah, pensai, la Vergine Santa mi ha sorriso, come sono felice!”.

E la Madonna continuò a sorriderle, come nel giorno della sua prima comunione: “Fui io a pronunciare l’atto di consacrazione alla Madonna. Ci misi tutto il mio animo a parlarle, a consacrarmi a lei, come una bambina che si getta tra le braccia di sua madre e le chiede di vegliare su di lei. Mi sembra che la Madonna dovette guardare il suo fiorellino e sorridergli”. E la Madonna le ottenne la grazia dell’amore sponsale per Gesù conducendola al Carmelo: “Non è stata forse Lei (la Vergine) a deporre nel calice del suo fiorellino il suo Gesù, il fiore dei campi, il Giglio della valle?”.

All’età di undici anni si iscrive alla confraternita del Rosario; nel 1886, come «Figlia di Maria», si impegna a recitare il Rosario ogni giorno. Teresa racconta che nella visita alla Santa Casa a Loreto, durante il viaggio dalla Francia a Roma per chiedere il permesso di entrare al Carmelo all’età di 15 anni, pose la sua corona nella scodellina di Gesù Bambino.

Prima di redigere il suo diario, oggi conosciuto come Storia di un’anima, si inginocchiò dinanzi alla statua di Maria supplicandola di guidarle la mano. E la Madonna ha ascoltato la sua richiesta. Un criminale francese, Jacques Fesch, condannato all’esecuzione capitale, si convertì in carcere leggendo questo libro. Dove Teresa imparò l’amore per la Vergine? In famiglia. La Vergine nella famiglia Martin era amata in modo tutto speciale.

Quella stessa statua che poi sorrise a Teresa era stata posto in un luogo speciale della casa, intorno a lei si celebravano delle vere e proprie liturgie domestiche. Maria accompagnava la vita di questa famiglia. Celina una delle sorelle ricorda: “È ai suoi piedi (della statua) che mamma ci faceva fare la nostra preghiera e noi la baciavamo così spesso che le dita erano tutte rotte”. La statua diviene il centro della liturgia domestica quando a sera genitori e figli si ritrovano per la preghiera. È bello pensare a questa presenza luminosa e semplice nella vita familiare. A Lei rivolgiamo fiduciosi il nostro sguardo in questo mese.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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