7 Maggio 2024

Le mani dell’uomo sul mistero della vita

Dopo la celebrazione del matrimonio, io e mio marito abbiamo deciso di partire per qualche giorno in auto. Un viaggio che ci ha portati dalla Campania a fare un tour per l’Italia, risalendo il Monte Bianco – il traforo in quei giorni era chiuso –  e spingendoci verso la Francia fino ai Pirenei, al confine con la Spagna. Nel viaggio di ritorno, contrariamente a quello di andata, dove chiacchieravo continuamente e senza sosta di tutto e di tutti, mio marito ha avuto la spiacevole o piacevole – dipende dai punti di vista – compagnia del mio silenzio.

Sì, silenzio perché io dormivo. Dormivo continuamente anche in pieno giorno. Non sono mai stata una grande sostenitrice del sonno per cui sembrava strano ad entrambi questo bisogno continuo di appisolarmi. Più tardi abbiamo capito che era solo uno dei segnali che il mistero di una nuova vita era entrato nella nostra vita, nel mio corpo. E dormire era solo un modo per custodire i primi giorni dal concepimento. Il concepimento di nostro figlio Luca. I metodi di regolazione della fertilità danno la possibilità di individuare i giorni del concepimento ma il tutto resta avvolto da un grande mistero che è bene custodire. Le mani dell’uomo, la scienza cerca in tutti i modi di studiare e strappare dalle mani di Dio il segreto della vita. E tante volte riesce anche a oltrepassare la soglia di questo miracoloso mistero ma a quale prezzo? E con quali conseguenze sul piano etico, psicologico sia per la madre che per i bambini concepiti?

Giorgio Gaber qualche anno fa cantava che l’uomo non ha più il gusto del mistero e anche la maternità, tra le più nobili espressioni dell’esistenza umana, è stata sottratta a questo gusto sottoponendola alla legge del desiderio e della programmazione. Decido io quando diventare madre: ci sono donne che iniziano a prendere la pillola nell’adolescenza e smettono alla soglia della menopausa perché pensano che avendo ora realizzato tutto: una bella professione, una bella casa, un bel conto in banca, i viaggi in giro per il mondo magari possono concedersi il lusso di un figlio. E quando si accorgono che forse è troppo tardi, allora sono pronte a sottoporsi ad ogni genere di tortura ormonale o a estenuanti sedute di monitoraggio pur di realizzare il loro sogno.

Sfugge il significato profondo del concepimento. Eppure ci basterebbe interrogare la Scrittura. Entrare per un momento a Nazaret. L’angelo parla, rivela il progetto perché Maria, donna contemplativa è abituata al silenzio perché il Signore si riveli. E come nel silenzio avvengono le cose grandi della vita anche la proposta di amore del Signore avviene così. Dio sceglie un grembo di donna.

Un grembo. La prima rivelazione avviene nella forma più comune di tutti i secoli, un concepimento, una gravidanza, un parto…Una via umilissima, nascosta e ordinaria. Il mistero si dispiega lì. In quello che la cultura oggi considera un luogo off limits, dove si vuole tutelare a tutti i costi la libertà di scelta, la libertà se sentirsi pronti o meno a diventare madre. È proprio lì il punto di partenza del progetto di Dio.

Resto sempre stupita di fronte ad una donna che porta in grembo un figlio e ogni volta non posso non pensare al miracolo che si compie davanti ai nostri occhi. Un mistero troppo grande perché possa essere sporcato dai diritti, dalla legge o dal medico di turno, tutti pronti a mettere le mani dentro a un mistero che non li appartiene perché questa è opera di Dio. Opera meravigliosa a cui siamo chiamati a cooperare non a distruggere.



Il Caffè sospeso...
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Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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