DISFORIA DI GENERE
Disforia di genere. Bloccanti in pubertà? Secondo uno studio, creano danni irreversibili

Quando i genitori cercano un aiuto medico per i loro figli con “confusione di genere” viene loro assicurato che i bloccanti della pubertà sono trattamenti “reversibili” che mettono solo in pausa la pubertà. E invece non è così! Uno studio ci rivela i danni irreversibili…
Uno studio della Mayo Clinic pubblicato alla fine di marzo ha scoperto che i ragazzi che assumono bloccanti della pubertà possono subire danni “irreversibili”. La Mayo Clinic (dal nome del suo fondatore il dottor William Worrall Mayo) è un’organizzazione non-profit per la pratica e la ricerca medica che si trova in tre aree metropolitane degli Stati Uniti d’America: Rochester nel Minnesota, Jacksonville in Florida e Phoenix in Arizona. Il sistema di Mayo Clinic Health consiste in più di 70 ospedali e cliniche in Minnesota, Iowa e Wisconsin. La Mayo Clinic gestisce anche diversi college di medicina, tra cui il Mayo Medical School ed è nota per essere in cima alla lista dei più accreditati standard di qualità. L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige nel 2023 è diventata l’interlocutrice esclusiva della Mayo Clinic in Italia nel settore della ricerca sulla farmacogenetica, cioè la “medicina personalizzata” che studia il patrimonio genetico di una persona per prescrivere e dosare i farmaci in modo mirato.
Dunque, lo studio, pubblicato su un sito web ospitato dal Cold Spring Harbor Laboratory nel Minnesota, ha scoperto che i ragazzi adolescenti che assumono bloccanti della pubertà possono avere problemi di fertilità e testicoli atrofizzati.
Undici scienziati della Mayo Clinic con sede a Rochester, Minnesota, hanno studiato l’effetto dei bloccanti della pubertà sulle cellule testicolari. I ricercatori hanno scoperto prove “senza precedenti” che “rivelano risposte dannose delle ghiandole sessuali testicolari pediatriche ai bloccanti della pubertà”. Cioè, non si torna più indietro.
Nel 2022 uno studio aveva attirato l’attenzione nazionale dopo aver scoperto che sottoporre i bambini a farmaci che bloccano la pubertà provoca danni irreversibili alla densità ossea .
Lo studio di marzo ha suggerito che le “anomalie” dei dati “sollevano una potenziale preoccupazione riguardo alla completa ‘reversibilità’ e all’idoneità riproduttiva per i giovani che assumono bloccanti della pubertà.
Eppure, i bloccanti della pubertà, sviluppati per sopprimere gli ormoni dei minori che hanno iniziato la pubertà troppo presto, vengono prescritti ai bambini che soffrono di…. disforia di genere.
Nel frattempo, paesi europei come Finlandia, Olanda, Norvegia, Svezia e Regno Unito hanno restrizioni o divieti sui bloccanti della pubertà per i bambini. L’Inghilterra ha abolito i blocchi della pubertà per i bambini nel marzo scorso.
“I bloccanti della pubertà… non sono disponibili per i bambini e i giovani affetti da incongruenza di genere o disforia di genere perché non ci sono prove sufficienti di sicurezza ed efficacia clinica”, si legge dopo l’aggiornamento nella sezione del sito web dell’NHS England sul “trattamento” per la disforia di genere. Il giudizio sintetico alla fine è stato questo: «Costruito su fondamenta traballanti» il sistema per il trattamento di minori che vogliono “cambiare” sesso e per questo il governo inglese ha posto il divieto di usare i bloccanti della pubertà sui minori.
Dopo l’Inghilterra ora anche la Scozia fa dietro front in merito ai trattamenti sui minori che vogliono “cambiare” sesso.
L’unica clinica dove si effettuava il trattamento ormonale, la clinica Sandyford di Glasgow, ha deciso anche lei di sospendere i trattamenti a causa della mancanza di «dati affidabili». Proprio ora che in Scozia è vigente una normativa che commina…. il carcere a chi è critico dell’omosessualità e transessualità.
È altamente auspicabile che anche in Italia, prima che sia troppo tardi, si sospendano i trattamenti per “bloccare” la pubertà nei ragazzi e nelle ragazze.
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