DISFORIA DI GENERE Disforia di genere. Bloccanti in pubertà? Secondo uno studio, creano danni irreversibili Autore articolo Di Gabriele Soliani Data dell'articolo 17 Maggio 2024 Nessun commento su Disforia di genere. Bloccanti in pubertà? Secondo uno studio, creano danni irreversibili di Gabriele Soliani Quando i genitori cercano un aiuto medico per i loro figli con “confusione di genere” viene loro assicurato che i bloccanti della pubertà sono trattamenti “reversibili” che mettono solo in pausa la pubertà. E invece non è così! Uno studio ci rivela i danni irreversibili… Uno studio della Mayo Clinic pubblicato alla fine di marzo ha scoperto che i ragazzi che assumono bloccanti della pubertà possono subire danni “irreversibili”. La Mayo Clinic (dal nome del suo fondatore il dottor William Worrall Mayo) è un’organizzazione non-profit per la pratica e la ricerca medica che si trova in tre aree metropolitane degli Stati Uniti d’America: Rochester nel Minnesota, Jacksonville in Florida e Phoenix in Arizona. Il sistema di Mayo Clinic Health consiste in più di 70 ospedali e cliniche in Minnesota, Iowa e Wisconsin. La Mayo Clinic gestisce anche diversi college di medicina, tra cui il Mayo Medical School ed è nota per essere in cima alla lista dei più accreditati standard di qualità. L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige nel 2023 è diventata l’interlocutrice esclusiva della Mayo Clinic in Italia nel settore della ricerca sulla farmacogenetica, cioè la “medicina personalizzata” che studia il patrimonio genetico di una persona per prescrivere e dosare i farmaci in modo mirato. Dunque, lo studio, pubblicato su un sito web ospitato dal Cold Spring Harbor Laboratory nel Minnesota, ha scoperto che i ragazzi adolescenti che assumono bloccanti della pubertà possono avere problemi di fertilità e testicoli atrofizzati. Undici scienziati della Mayo Clinic con sede a Rochester, Minnesota, hanno studiato l’effetto dei bloccanti della pubertà sulle cellule testicolari. I ricercatori hanno scoperto prove “senza precedenti” che “rivelano risposte dannose delle ghiandole sessuali testicolari pediatriche ai bloccanti della pubertà”. Cioè, non si torna più indietro. Leggi anche: “Ho cambiato sesso a sedici anni, ma mi sono pentita”: un libro svela le bugie sul transgenderismo infantile (puntofamiglia.net) Nel 2022 uno studio aveva attirato l’attenzione nazionale dopo aver scoperto che sottoporre i bambini a farmaci che bloccano la pubertà provoca danni irreversibili alla densità ossea . Lo studio di marzo ha suggerito che le “anomalie” dei dati “sollevano una potenziale preoccupazione riguardo alla completa ‘reversibilità’ e all’idoneità riproduttiva per i giovani che assumono bloccanti della pubertà. Eppure, i bloccanti della pubertà, sviluppati per sopprimere gli ormoni dei minori che hanno iniziato la pubertà troppo presto, vengono prescritti ai bambini che soffrono di…. disforia di genere. Nel frattempo, paesi europei come Finlandia, Olanda, Norvegia, Svezia e Regno Unito hanno restrizioni o divieti sui bloccanti della pubertà per i bambini. L’Inghilterra ha abolito i blocchi della pubertà per i bambini nel marzo scorso. “I bloccanti della pubertà… non sono disponibili per i bambini e i giovani affetti da incongruenza di genere o disforia di genere perché non ci sono prove sufficienti di sicurezza ed efficacia clinica”, si legge dopo l’aggiornamento nella sezione del sito web dell’NHS England sul “trattamento” per la disforia di genere. Il giudizio sintetico alla fine è stato questo: «Costruito su fondamenta traballanti» il sistema per il trattamento di minori che vogliono “cambiare” sesso e per questo il governo inglese ha posto il divieto di usare i bloccanti della pubertà sui minori. Dopo l’Inghilterra ora anche la Scozia fa dietro front in merito ai trattamenti sui minori che vogliono “cambiare” sesso. L’unica clinica dove si effettuava il trattamento ormonale, la clinica Sandyford di Glasgow, ha deciso anche lei di sospendere i trattamenti a causa della mancanza di «dati affidabili». Proprio ora che in Scozia è vigente una normativa che commina…. il carcere a chi è critico dell’omosessualità e transessualità. È altamente auspicabile che anche in Italia, prima che sia troppo tardi, si sospendano i trattamenti per “bloccare” la pubertà nei ragazzi e nelle ragazze. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag BLOCCANTI, Disforia di genere, gender, MAYO CLINIC, MINNESOTA, Pubertà, teoria gender Gabriele Soliani Gabriele Soliani, nato a Boretto (Reggio Emilia) il 24-03-1955. Medico, psicoterapeuta, sessuologo, adolescentologo, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine. Libero professionista. Ha collaborato per 9 anni al Consultorio Familiare diocesano di Reggio Emilia. Sposato con Patrizia, docente di scuola superiore. Vive a Napoli dal 2015. Ministro della Santa Comunione e Lettore istituito. Visualizza archivio → ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Il mondo non può rimanere a guardare”. La mostra fotografica di Jacopo Naddeo sulla realtà in Burkina Faso Prepararsi al Natale da “profeti”: è Dio che guida la storia Vengono dal carcere le ostie per l’altare: l’iniziativa in due diocesi Messa quotidiana in famiglia? Si può fare! Vi racconto come abbiamo iniziato Avete un posto dedicato alla preghiera in casa? 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