BRICIOLE diBriciole di Vangelo - Avvento - Domenica Gaudete

10 Dicembre 2021

Se il vestito è stretto

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,16-19)
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: È indemoniato. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».

Il commento

È venuto Giovanni, che non mangia e non beve” (11,18). L’insegnamento evangelico contiene un’autentica perla di saggezza, è una pagina sapienziale che insegna a guardare la vicenda umana con gli occhi di Dio. Gesù fa notare alla gente che il suo sguardo, eccessivamente critico, pretende di misurare l’agire degli uomini e finisce inevitabilmente per misurare anche l’agire di Colui che ha inviato quegli uomini. Giovanni Battista e il Nazareno sono due testimoni qualificati del Dio d’Israele, possiamo presentarli come due campioni della fede. Eppure anche loro, sia pure per motivi opposti, sono soggetti alle critiche astiose della gente. Giovanni viene biasimato perché “non mangia e non beve” (11,18), il suo comportamento non corrisponde all’agire quotidiano più comune. A Gesù invece si rimprovera di essere “un mangione e un beone” (11,19), un comportamento poco consono alla veste profetica. Agli occhi della gente, Giovanni e Gesù non appaiono come testimoni di Dio. Emerge qui una pretesa che appare troppo spesso e inquina la storia ecclesiale, quella di misurare i profeti in base ai propri gusti.

Giovanni Battista e Gesù non misurano le loro scelte con il giudizio della gente ma con la volontà di Dio, vivono in totale obbedienza a Dio. Non cercano il consenso della folla ma quello di Dio. Non chiedono il permesso ai potenti perché ricercano unicamente l’autorità di Dio. I santi hanno agito nello stesso modo, non hanno modificato i loro progetti per far piacere agli uomini ma hanno custodito con amore geloso la missione che Dio aveva loro affidato. È questa la grazia che oggi dobbiamo chiedere. Non misuriamo la vita con le nostre personali esigenze e neppure con quelle degli altri, cerchiamo di vivere sotto lo sguardo di Dio e di fare ciò che a Lui piace. Non chiediamo di avere un vestito adeguato alla nostra misura ma impegniamoci a modificare il nostro modo di pensare e di vivere per indossare il vestito che Dio ha preparato per noi. Se il vestito fosse troppo stretto, faremo una dieta…



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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