BRICIOLE diBriciole di Vangelo - Avvento - Domenica Gaudete

21 Dicembre 2021

La donna dell’impossibile

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,39-45)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Il commento

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa” (1,39). Il Vangelo della Visitazione segue immediatamente quello dell’annunciazione: l’incontro con Dio vince ogni timidezza e dona il coraggio di mettersi in viaggio. “È una giovane ragazza, ma non ha paura, perché Dio è con lei, dentro di lei” (Benedetto XVI). È importante tenere insieme i due verbi: alzarsi e mettersi in cammino [anístêmi e poreuomai]. Il primo fa pensare alla resurrezione, a coloro che hanno incontrato il Risorto e sono stati colmati dalla grazia dello Spirito. È quello che accade nel giorno di Pentecoste: “Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò a loro così…” (At 2,14). Ci voleva un bel coraggio per proclamare dinanzi a tutti che quel Gesù, rifiutato dalle autorità religiose, è il Messia inviato da Dio che ora siede alla destra di Dio. L’audacia nasce dalla fiducia. “Nulla è impossibile a Dio”, aveva detto l’angelo (Lc 1,37). Accogliendo questa parola, la Vergine diventa la donna dell’impossibile. Chi s’incontra con Dio non vede più il limite tracciato dalla ragione, vede solo Dio e non teme di fare quello che umanamente non avrebbe mai pensato di compiere.

La Vergine della Visitazione ci insegna a coniugare fede e annuncio: “Accogliere Gesù e portarlo agli altri è la vera gioia del cristiano!” (Benedetto XVI, 31 maggi 2005). La fede non ci rende ciechi ma audaci. Senza questa fede, che sfida il buon senso, il Vangelo non sarebbe arrivato in ogni angolo della terra e non avrebbe generato tanti santi che hanno consumato la vita per liberare l’umanità dal male. Se manca lo slancio missionario, se non percepiamo in noi un desiderio ardente di annunciare il Vangelo e manifestare la carità, vuol dire che non abbiamo veramente incontrato Dio. Ci accontentiamo di vivere una vaga e comoda religiosità. La Vergine Maria non solo traccia la strada ma intercede per noi: recitando il Rosario oggi chiediamo la grazia di avere una fede più audace e perciò disposta a percorrere anche i sentieri dell’impossibile.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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