Via padrini e madrine, ma è la strada giusta?

La scelta di padrini e madrine spesso è dettata da ragioni che poco hanno in comune con la fede. Per questo motivo alcune diocesi hanno deciso di sospenderli, ma è una scelta utile ai fini della diffusione del Vangelo? Cosa perderanno i più piccoli? 

La decisione di sospendere le figure di padrini e madrine di alcuni vescovi è il tema al centro dell’ultimo dossier di Punto Famiglia Plus. “Stop a padrini e madrine, ma è davvero la strada giusta?” questo il titolo dell’approfondimento mensile. Indiscutibile la realtà oggettiva da cui partono i vescovi e cioè: i padrini e le madrine non sempre vengono scelti per motivi di fede ma per altre ragioni. Tuttavia annullare queste due figure vorrebbe dire perdere una opportunità importante per i piccoli e per le loro famiglie. 

“Una riflessione pastorale onesta deve mettere in evidenza che in molte parrocchie non c’è un’attenzione agli adulti – scrive Giovanna Pauciulo, esperta di genitorialità nel suo contributo –  il parroco che, giustamente, riscontra l’inadeguatezza ministeriale delle persone a lui indicate come futuri padrini e madrine, ha il dovere di proporre l’impegno di iniziare un cammino di fede”.

Come sempre accanto ad articoli di approfondimento, il dossier propone le testimonianze concrete di quanti hanno vissuto esperienze vere e preziose agli occhi di Dio. Così scrive M.: “Nel buio più fitto ho incontrato una donna. Mi ha fatto conoscere la fede, ha pacificato la mia anima e il mio corpo. Grazie a lei oggi sono una donna nuova. Sto parlando della mia madrina”.

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