Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

4 Maggio 2022

Fino all’ultimo istante

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,35-40)
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

Il commento

Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, io non lo caccerò fuori” (6,37). Queste parole riassumono la missione di Gesù: in totale obbedienza al Padre, egli accoglie e custodisce tutti coloro che ascoltano la voce di Dio e riconoscono in Lui Colui che Dio ha inviato a compiere la sua opera di salvezza. Questa è la volontà di Dio: “che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno” (6,39). Gesù afferma solennemente – è una vera promessa! – che non rifiuta nessuno, le sue porte resteranno sempre aperte, s’intravede qui l’immagine del buon Pastore che va in cerca della pecorella smarrita perché ciascuno è prezioso agli occhi di Dio. È bello sapere che, anche se tante volte abbiamo voltato le spalle e/o abbiamo sminuito le esigenze del Vangelo, Gesù non si allontana e non ci allontana, anzi si preoccupa di condurci alla pienezza della vita. È molto importante sapere che, malgrado tutti gli errori, possiamo ricominciare in qualsiasi momento, anche quando tutto sta per finire. Fosse pure l’ultimo istante della vita, possiamo sempre contare sull’amore salvifico del Figlio di Dio.

L’opera di Gesù continua e trova graduale realizzazione nella storia attraverso la comunità ecclesiale. Non spetta alla Chiesa giudicare gli uomini, questo compito appartiene a Dio. La Chiesa è chiamata a manifestare agli uomini che Dio ama tutti e ciascuno. Solo per questo, cioè solo per ricordare agli uomini la via che conduce alla vita, la Chiesa giudica le opere degli uomini. Anche quando rimprovera, lo fa sempre e solo per amore. L’opera della Chiesa, parole e gesti, deve misurarsi costantemente con questo obiettivo: comunicare a tutti la vita di Dio. La missione riguarda tutti ma si rivolge in modo particolare ai battezzati, quelli che hanno riconosciuto in Gesù il Signore hanno diritto a ricevere il Pane della vita per diventare luce e così rischiarare il cammino dell’umanità. Alla Vergine Maria, chiediamo la grazia di essere apostoli della misericordia di Dio.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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