Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 7,15-20)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

Il commento

“Guardatevi dai falsi profeti” (7,15). Per capire il significato e il valore di questo ammonimento è bene precisare i termini. Profeta è un uomo che parla in nome di Dio, nei primi decenni del cristianesimo indica una persona che insegna con autorità la dottrina. L’aggettivo falso non indica una persona debole o piena di difetti ma una persona che volutamente inganna, mente sapendo di mentire. Il falso profeta parla di Dio ma non si preoccupa di ricevere da Dio le parole che consegna agli altri. È abituato a mescolare con scaltrezza la parola della Scrittura con le sue personali opinioni. Per attirare consenso della gente dice “cose piacevoli” e vende illusioni (Is 30,10).  In questo modo diventa difficile distinguere quello che appartiene a Dio e quello che nasce dall’uomo. Usa la fiducia che il popolo ripone in lui per seminare zizzania. È un uomo che parla di Dio ma non vive di Dio. Non faccio riferimento tanto alla fragilità che appartiene all’umana natura ma a quelle situazioni in cui c’è una plateale dicotomia fra quello che annuncia e quello che vive. L’uomo di Dio, malgrado la debolezza che sperimenta e riconosce, testimonia la fede di chi ha scelto di vivere in Dio, con Dio e per Dio.

L’ammonimento evangelico è quanto mai attuale in una società dove è ormai un’abitudine fabbricare false notizie, mescolare luci e ombre e nascondere la verità. La nostra è una società sempre più capace di falsificare la realtà. Quando Gesù parla dei falsi profeti si riferisce ai singoli soggetti, a quelli che manipolano o mercanteggiano la Parola di Dio, come dice l’apostolo (2Cor 2,17). È ipocrita pensare agli altri, meglio guardarci allo specchio e riconoscere onestamente che tante volte, in parole ed opere, non comunichiamo la verità di Dio. Oggi vi inviato a pregare con questa supplica tratta dalla liturgia delle ore: “Veglia sui sacerdoti e su tutti i ministri della tua Chiesa, la loro vita non sia mai in dissonanza con il Vangelo che proclamano ai fratelli”.