BRICIOLE DI VANGELO

11 Luglio 2023

Padre e maestro

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 19,27-29)
In quel tempo, Pietro disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».

Il commento

“Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito” (19,27). La vicenda del giovane ricco e l’insegnamento sulle ricchezze (19, 16-26) hanno suscitato qualche amarezza nel gruppo apostolico. Pietro sente il bisogno di rassicurare Gesù con una bella professione di fede. Nelle sue parole ci sono due verbi della fede, quelli che danno inizio al cammino: lasciare e seguire. Lasciare tutto per seguire Qualcuno. Gesù occupa il posto centrale, il desiderio di stare con Lui dona il coraggio di mettere tutto il resto in secondo piano. È bene però sottolineare che la sequela diventa un’ingenua e comoda illusione del cuore se non è preceduta e accompagnata dalla disponibilità a lasciare tutto quello che impedisce di accogliere Gesù come il Signore della vita. Il contesto immediato fa pensare ai beni materiali ma dobbiamo allargare l’orizzonte. Non basta abbandonare il male, occorre anche rinunciare a quello che ostacola l’esperienza della fede. Non è facile lasciare le cose a cui siamo legati se manca una motivazione convincente. La testimonianza di Pietro ricorda che l’unica ragione valida che dona il coraggio di operare un distacco radicale è il desiderio di vivere con il Signore Gesù: “abbiamo seguito Te”. Tutti gli altri motivi non sono sufficienti, anzi possono essere ingannevoli.

San Benedetto appartiene alla schiera di coloro che hanno scelto di seguire il Signore con totalità di cuore. Era nato in una famiglia benestante che poteva garantire un avvenire prestigioso sul piano sociale. Aveva una strada spianata e invece ha scelto la “via stretta” del Vangelo. Lasciando tutto ha ricevuto molto di più: è diventato padre e maestro di tante generazioni, fino ad oggi. “Con la sua vita e la sua opera – ha detto di lui Benedetto XVI – ha esercitato un influsso fondamentale sullo sviluppo della civiltà e della cultura europea” (Udienza generale, 9 aprile 2008). È stato una vera benedizione per tutta la Chiesa. Oggi chiediamo la grazia di metterci con più slancio al servizio del Vangelo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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