BRICIOLE DI VANGELO

12 Luglio 2023

L’amore fedele

Dal Vangelo secondo Giovanni (Mt 2,1-11)
Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Il commento

“Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea” (2,1). Luigi e Zelia Martin, i genitori di santa Teresa di Gesù Bambino, sono stati canonizzati da Papa Francesco nel 2015. La prima coppia santa dell’epoca moderna. Da molti anni mi occupo di far conoscere l’esperienza di questi santi e posso attestare che la loro vita rappresenta un modello e una fonte di spiritualità per gli sposi. Dispiace notare che nel Messale Romano non vengono menzionati. Questo non impedisce di celebrarne la memoria liturgica. Il Vangelo che oggi propongo è quello della festa.

Nel racconto evangelico c’è un momento assai imbarazzante. Quando Maria chiede a Gesù di intervenire, riceve una risposta piuttosto gelida: “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora” (2,4). Per quanto si voglia addolcire queste parole, suonano come un rifiuto, una plateale sconfessione di quella richiesta, peraltro presentata in modo discreto. L’ora fa pensare al tempo della Rivelazione, quello in cui Dio manifesta con chiarezza e in pienezza il suo amore, quello in cui conferma e rinnova la sua alleanza. Gesù non rinnega la bontà della richiesta ma la ritiene troppo precoce, non conforme all’agenda di Dio. Il Vangelo è lo specchio fedele della nostra vita. Quante volte, le nostre attese non coincidono con quelle di Dio, non hanno lo stesso fuso orario. Quante volte, pur chiedendo cose buone sperimentiamo il silenzio di Dio. In realtà anche il silenzio è una parola, che invita ad attendere. La vita della famiglia Martin è attraversata da non poche prove, sofferenze fisiche e interiori. I santi coniugi vivono tutto nella fede. Quando arriva la malattia, e si presenta nella sua forma più grave, Zelia combatte la sua battaglia ma non si ribella, vive nella luce di Dio e si abbandona a Lui con totale docilità. Nella sua ultima lettera scrive: “Se la Santa Vergine non mi guarisce, è perché il mio tempo è finito e il buon Dio vuole che mi riposi altrove che sulla terra…” (LF 217). I santi custodiscono la fedeltà perché credono all’amore fedele di Dio. Una testimonianza affascinante e contagiosa.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.