BRICIOLE DI VANGELO

15 Luglio 2023

L’unica paura

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10,24-33)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

Il commento

“Non abbiate dunque paura di loro” (10,26). La pagina missionaria rappresenta la più concreta verifica della fede, è come uno specchio che impietosamente mostra le macchie e le rughe. Le parole di Gesù sono particolarmente severe. Per far comprendere l’urgenza della missione, Gesù utilizza un argomento che oggi è completamente assente nella teologia e nella predicazione. Avverte i discepoli che non devono aver paura di quelli che “uccidono il corpo” ma di “Colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo” (10,28). Il Maestro invita a temere il giudizio di Dio. Il testo evangelico applica a Dio lo stesso verbo “temere” che poco prima è stato usato in relazione ai persecutori. “Dio è Amore” (1Gv 4,8): è questo il cuore dell’annuncio, la buona notizia che deve irrigare tutta la vita. Il credente sperimenta la tenerezza di Dio e annuncia che Dio vuole riversare su tutti la sua benedizione. Questa verità deve essere proclamata con piena convinzione. Il Vangelo non sopporta la menzogna e condanna l’ipocrisia di chi vuole essere credente solo in tempo di pace e si ritira in buon ordine quando intravede la battaglia. Queste parole intendono scuotere il discepolo e lo invitano a non trovare superficiali e comode giustificazioni. La consapevolezza di essere allontanato per sempre dall’amicizia di Dio è un’eventualità più insopportabile delle persecuzioni. Possiamo anche perdere la vita fisica, ciò che conta è ritrovarci nell’eterna beatitudine.

Anche oggi i cristiani sono perseguitati, ha detto più volte Papa Francesco. Oggi più di ieri. E tuttavia, ha aggiunto: “Non bisogna lasciarsi spaventare da quanti cercano di spegnere la forza evangelizzatrice con l’arroganza e la violenza. […] La sola paura che il discepolo deve avere è quella di perdere questo dono divino, la vicinanza, l’amicizia con Dio, rinunciando a vivere secondo il Vangelo e procurandosi così la morte morale, che è l’effetto del peccato” (21 giugno 2020). Chiediamo la grazia e il coraggio di restare credenti.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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