CATECHESI SULL’AMORE

Don Fabio Rosini: amare è dare la vita, non c’entra nulla col possesso

Foto: www.lapartemigliore.org

“L’amore non vero dà una gioia evanescente. – spiega don Fabio Rosini – Ma perché l’amore può essere falso?”. La risposta è che forse “Ami, ma fino a un certo punto. Ami finché stai nella zona della auto-conservazione”. Quando si ama davvero, invece, si dà la vita, si dà tutti sé stessi.

Ho frequentato l’università a Roma e ho avuto il dono di partecipare dal vivo ad alcune catechesi di don Fabio Rosini, un grande predicatore. Quando parla, ve l’assicuro, scuote pure i muri. Ho ancora impressa nella mente la sua voce imponente, lo sento ancora gridare (in una chiesa strapiena), con tutto il fiato che ha: “Il Signore ti ama” E tu non riuscivi a non crederci. 

“Non sprecare la tua vita!”, ripeteva, poi, spesso.

Ti accorgi subito, appena lo incroci, che don Fabio sente l’urgenza di portarti da Dio. E lo fa. Con il fervore del discepolo e l’umiltà del servo inutile.

Non avevo mai visto tanti giovani tutti insieme in una chiesa. Lui li raduna, li attira come una calamita, senza scendere a compromessi con il mondo. La sua proposta è radicale, controcorrente, difficile. È evangelica. Ti propone la porta stretta, ma con lui riesci a intravedere la pienezza che sta dietro a quella porta. E così i ragazzi lo seguono. (Non è vero che i ragazzi ascoltano la Chiesa solo se si abbassa l’asticella…).

In una delle catechesi che si trovano su Youtube, Rosini ci aiuta a distinguere l’amore falso da quello vero, autentico. 

“L’amore non vero dà una gioia evanescente. – spiega – Ma perché l’amore può essere falso?”. La risposta è che forse “Ami, ma fino a un certo punto. Ami finché stai nella zona della auto-conservazione”. 

Leggi anche: Giovani, desiderate un amore eterno? – Punto Famiglia

Poi offre un esempio per farsi capire ancora meglio: “Pensate a quelle lettere in cui scrivete alla vostra metà o viceversa: ‘Io per te affronterei mari e fiumi, ecc.’. E poi, quando vi date l’appuntamento, dite: ‘Allora ci vediamo domani… ma se piove non riesco a venire…’. Se vado in perdita, insomma, non ci sto. Questo amore è a responsabilità limitata. Non è vero amore”.

E allora, quand’è che si è amati sul serio? 

Per don Fabio “Uno ti ama se ti dà il diritto a sbagliare, ad essere imperfetto, ti perdona”.

L’amore – per Rosini – si identifica con Dio stesso. L’amore è lo Spirito Santo. Per questo il cristiano non pensa di potersi “dare da sé l’amore”. L’amore ci trascende, in un certo senso.

Spesso cadiamo in una grande contraddizione, quando si parla di amore. Da un lato, infatti, desideriamo amare. “Innamorarsi è bellissimo, avere un cuore e un’intelligenza orientati al bene è bellissimo, fare atti di amore è bellissimo”, fa notare il sacerdote. Dall’altro lato, però, “vogliamo autoconservarci”. 

Invece, si ama quando si arriva a dare tutto. Si ama quando si “perde la vita” per lui o lei.

E questo non vale solo per gli sposi, vale per chiunque voglia seguire Gesù. Rd esempio, ricordando la sua ordinazione, racconta: “Quando fui ordinato parroco, sapevo che la gente in chiesa mi guardava e si stava chiedendo: questo parroco darà la vita per noi, ci aiuterà, si occuperà di noi? Sarà per noi?”.

L’amore non è il sentimento. Bisogna stare molto attenti a nominare questa parola. Dobbiamo ricordare che “L’amore tutto scusa, tutto crede, tutto supporta. Non gode dell’ingiustizia, della malizia”. E soprattutto “amore non è possesso, come suggerisce San Francesco”. 

Come si fa, però, ad amare così? A dare, a donare, a perdere sé stessi per la felicità di un altro, come ha fatto Gesù sulla croce?

L’amore cristiano è risposta all’amore che noi stessi riceviamo da Dio. Lasciamoci amare da Dio, per essere capaci di amare veramente.




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Cecilia Galatolo

Cecilia Galatolo, nata ad Ancona il 17 aprile 1992, è sposata e madre di due bambini. Collabora con l'editore Mimep Docete. È autrice di vari libri, tra cui "Sei nato originale non vivere da fotocopia" (dedicato al Beato Carlo Acutis). In particolare, si occupa di raccontare attraverso dei romanzi le storie dei santi. L'ultimo è "Amando scoprirai la tua strada", in cui emerge la storia della futura beata Sandra Sabattini. Ricercatrice per il gruppo di ricerca internazionale Family and Media, collabora anche con il settimanale della Diocesi di Jesi, col portale Korazym e Radio Giovani Arcobaleno. Attualmente cura per Punto Famiglia una rubrica sulla sessualità innestata nella vocazione cristiana del matrimonio.

ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.