Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

22 Aprile 2024

Un Dio che si prende cura di noi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 10,1-10)
In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita a l’abbiano in abbondanza».

Il commento

Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore” (10,2). L’immagine del Pastore appartiene alla tradizione biblica. È Dio il pastore d’Israele, la guida che accompagna con amore il suo popolo, come scrive il salmista: “Fu per loro un pastore dal cuore integro e li guidò con mano intelligente” (Sal 78/77, 72). Israele ha coscienza di poter sempre contare sulla presenza provvidenziale di Dio. Nel tempo della prova a Lui si rivolge per chiedere aiuto: “Tu, pastore d’Israele, ascolta, / tu che guidi Giuseppe come un gregge. / […] Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci” (Sal 80/79, 2-3). Quando lo invochiamo con fiducia, Dio interviene con potenza, come attesta l’apostolo Pietro: “Eravate erranti come pecore, ma ora siete stati ricondotti al pastore e custode delle vostre anime” (1Pt 2,25). L’opera salvifica si è realizzata in Cristo Gesù. È Lui il buon Pastore che ha dato la vita ed ora guida la Chiesa mediante i pastori che Lui stesso ha scelto.

Possiamo e dobbiamo applicare l’immagine del Pastore anche alla vita personale. È quello che scrive Edith Stein: “So di essere sostenuta e qui sta la mia tranquillità e sicurezza. Non è la sicurezza consapevole dell’uomo che si trova su un terreno sicuro con le proprie forze, ma la dolce e beata sicurezza del bambino sorretto da un braccio forte, che in fondo è una sicurezza non meno ragionevole. È forse ragionevole quel bambino che vive costantemente nella paura che la mamma lo lasci cadere?” (Pensieri, 13). Il Signore accompagna tutti i nostri passi, quando viviamo nell’incertezza o quando ci troviamo nell’oscurità possiamo invocarlo con fiducia. È bello poter dire: Dio si prende cura di me! In fondo è questa la buona notizia. Non siamo soli, abbandonati a noi stessi, schiavi di meccanismi che non possiamo gestire. Dio si fa vicino. Non basta sapere che Dio c’è, bisogna avere coscienza che si occupa di noi, desidera aiutare ciascuno a realizzare la sua vita. Oggi chiediamo la grazia di custodire questa fede.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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