PREGARE IN FAMIGLIA

Recitare le lodi e leggere il vangelo in famiglia? Per noi, un appuntamento fisso!

preghiera

di Angela de Tullio

Una routine a cui non rinunciamo, di domenica, in famiglia è quella di pregare insieme. Quando i bambini erano più piccoli, mio marito suonava la chitarra e loro suonavano degli strumenti più semplici: tamburelli, flauti, maracas o nacchere. Adesso che sono grandicelli, stanno imparando a suonare la chitarra e la tastiera loro stessi. Segue la lettura dei salmi e del vangelo…

La domenica mattina io e mio marito con i nostri figli, abbiamo un appuntamento fisso: celebriamo le lodi. Lo facevamo con le nostre famiglie di origine da quando siamo piccoli e continuiamo a farlo adesso con i nostri figli. Si proclamano i salmi di quel giorno alternando la lettura degli stessi ai canti. Quando erano più piccoli, mio marito suonava la chitarra e loro suonavano degli strumenti più semplici, tamburelli, flauti, maracas o nacchere. Una gran confusione, poveri vicini di casa! Ma che momento di gioia! Adesso che sono grandicelli, stanno imparando a suonare la chitarra e la tastiera, così da poter eseguire il canto in prima persona.

Dopo la lettura dei salmi si procede con la proclamazione del Vangelo del giorno, a cui segue un momento di confronto. In base all’età dei figli, si può decidere ad esempio di leggere le storie della bibbia spiegate ai bimbi più piccini, o disegnare il Vangelo per coinvolgerli e rendere la comprensione più agevole. Quando crescono un po’, si legge il vangelo del giorno e il papà fa una piccola catechesi per spiegarlo con parole più semplici, dando una sua piccola esperienza di vita. Anche la mamma va ad integrare.

I figli, se vogliono, utilizzano quel momento per dire cosa li ha colpiti di quel vangelo, come si riferisce alla loro vita.

È un passaggio molto importante perché crea un dialogo tra genitori e figli difficile da trovare nella routine delle giornate frenetiche. Si può mettere in comune un pezzetto di vita o parlare di un proprio problema. I fratellini più piccoli ascolteranno l’esperienza dei più grandi e saranno aiutati nelle fasi della loro crescita. È anche un’ottima occasione per riappacificarsi se ci sono state delle discussioni soprattutto perché seguirà lo scambio della pace.

Leggi anche: Trasmettere la fede ai figli? La mia vita cambiò quando iniziammo a pregare in famiglia – Punto Famiglia

Ovvio, quando i figli sono piccoli, le lodi si fanno con molta allegria. Quando iniziano a crescere c’è meno voglia di questo confronto, gli impegni aumentano, il combattimento con la pigrizia è forte. Mantenere questo appuntamento fisso però, fa in modo che, anche se controvoglia, alla fine i figli saranno felici di aver condiviso quel momento con la propria famiglia e una volta cresciuti custodiranno le parole dei propri genitori come un ricordo indelebile.

Da figlia, sono grata oggi di questo dono che ho vissuto.

Questa è la nostra esperienza ma ogni famiglia può trovare la propria dimensione per vivere un momento di confronto, di armonia e di crescita alla luce della parola di Dio o della preghiera.

Ricordiamoci come papa Giovanni Paolo II abbia più volte esortato nelle sue encicliche o nelle catechesi i genitori cristiani, ad educare i figli alla preghiera, ad introdurli nel colloquio con Dio aggiungendo che l’elemento fondamentale è l’esempio concreto, la testimonianza viva dei genitori. Pregando insieme lasceranno tracce che i successivi eventi della vita, non riusciranno a cancellare.

Quando mi sono ritrovata in situazioni difficili, da adolescente, sapevo di poter affidare ogni mia difficoltà o scelta a Dio. Anche quando per me era complicato parlarne con i miei genitori sapevo di non essere sola, non disperavo e tramite una confessione o l’aiuto della comunità di cui faccio parte in parrocchia, avevo la certezza che quel periodo l’avrei superato.

Io voglio che questo lo vivano anche i miei figli. E tu?




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