2 Maggio 2024

Rinunciare alle “frasi fatte e al falso pathos”

Lei è Susanna Tamaro, una scrittrice da milioni e milioni di copie. Una donna che con la sua penna ha raggiunto tanti cuori e ha fatto vibrare l’anima di chi nei suoi libri ha trovato un po’ di sé e qualche chiave di lettura per la comprensione della vita. Verrebbe da dire che “purtroppo anche i grandi sbagliano” leggendo le reazioni sui social ad un suo articolo sul Corriere della Sera il 30 aprile, tanto da essere definita un «somaro no vax» da un tal Burioni, che ancora si aggrappa agli specchi dopo la fine della pandemia.

Andiamo ai fatti. Cosa ha detto di così grave la scrittrice ligure? Ha semplicemente fotografato la realtà. Ha ricordato a tutti che la nostra società «è stata attraversata da una vera e propria guerra civile» sulla quale oggi è caduto un «intoccabile tabù». Ha parlato di «abbandono terapeutico» e dell’«evento messianico» con l’arrivo del vaccino e ha aggiunto: «Da quel momento in poi il livello del pathos è andato completamente fuori controllo, scatenando la guerra civile di cui tutt’ora paghiamo il prezzo. Dovevi stare da una parte o dall’altra, credere nella scienza o appartenere ai fanatici del terrapiattismo, tertium non datur».

Ha poi parlato degli effetti dei vaccini, comprovati dalla letteratura scientifica e lo ha fatto a partire da esperienze concrete a lei vicine. «Sono stata testimone di tre gravi effetti avversi avvenuti intorno a me, persone che conosco da decine di anni e sulla cui salute fisica e mentale non ho alcun dubbio: una miocardite seguita da un infarto fulminante, una pericardite, un’ischemia insorta 48 ore dopo il vaccino seguita da un problema neurologico che ha portato a una parziale paralisi alle gambe. Se una persona fino ad allora in ottima salute comincia a sentirsi male qualche giorno dopo la vaccinazione e in quel malessere non viene riconosciuta alcuna relazione con l’inoculo, si deve tornare ancora una volta nella dimensione metafisica: una fattura, un malocchio o un movimento infausto degli astri».

È bene forse anche ricordare che Susanna Tamaro – almeno che io ricordi –  non ha protestato contro il Green pass, non si è sottratta alla vaccinazione, non ha trasgredito le regole di limitazioni imposte dalla pandemia. Ma è bastato esprimere pacatamente una riflessione più che condivisibile per essere definita un’appestata no vax. Di cosa parliamo allora? Questa è veramente libertà di pensiero? È possibile che ogni qualvolta in questo Paese qualcuno osa dire il contrario dell’ideologia imperante venga messo alla gogna? È possibile ancora dubitare in Italia? Esprimere le proprie perplessità, talaltro acclarate da pagine e pagine di letteratura scientifica?

Sono grata a chi come la Tamaro, libera da condizionamenti economici e di potere, libera dalle imposizioni travestite di buonismo, abbia il coraggio di esprimere ancora i propri pensieri. Mi fa sentire meno sola in questo mondo in cui non è più possibile guardarsi negli occhi e parlarsi con pacatezza. Dove non è possibile esprimere un’idea contraria senza essere bannata dai social, limitata e zittita a suon di parole gridate con violenza. 



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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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