Punto Focus Quale istituto superiore dopo le medie? Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 2 Gennaio 2017 Nessun commento su Quale istituto superiore dopo le medie? di Ida Giangrande Che scuola frequentare dopo le medie? Questa la domanda a cui gran parte dei nostri ragazzi dovrà rispondere a partire dal prossimo 16 gennaio. A partire da tale data infatti e fino al 6 febbraio gli allievi delle medie, dovranno scegliere la scuola superiore alla quale iscriversi. Secondo i dati raccolti da una web survey di Skuola.net la gran parte degli studenti starebbe già valutando l’eventualità di abbandonare il nostro Paese. Partiranno il prossimo 16 gennaio le iscrizioni dei ragazzi delle scuole medie a quelle superiori. La maggior parte sembra aver già trovato una risposta, anche se l’orientamento svolto a scuola appare ancora zoppicante. Nella decisione, riveste un ruolo importante la preoccupazione per il futuro lavorativo, tanto che la maggior parte sta già valutando la possibilità di lasciare il nostro paese. Questo è quanto emerge da una web survey di Skuola.net effettuata su circa 1000 studenti di terza media in collaborazione con Radio 24. Quasi 2 ragazzi su 3 ci hanno detto di aver deciso la scuola superiore che pensano faccia al caso loro. Ma il 35% di risposte ‘negative’ deve lasciar riflettere sulle attività di orientamento che le scuole mettono in campo per indirizzare i propri alunni verso il percorso più adatto alle proprie qualità e inclinazioni. Circa 1 studente su 4 dice di non aver svolto alcun orientamento; ancora peggio al Sud, dove il 36% dei ragazzi di terza media (più di 1 su 3) per la scelta della scuola media sarà costretto a fare un salto nel buio. Più fortunati gli alunni del Nord dove il dato sulla mancanza di attività di orientamento scende all’11%. Nella scelta dell’indirizzo scolastico, svolge un ruolo dominante il lavoro del domani: più del 90% si dice consapevole che la scelta della scuola superiore abbia un ruolo decisivo per il futuro lavorativo. L’85% pensa invece che fare l’università sia ancora importante per trovare occupazione. Come emerso in una parallela ricerca svolta lo scorso anno, in tanti si dimostrano in ansia per il futuro. 7 su 10 temono di non riuscire a trovare lavoro dopo gli studi. Circa la stessa percentuale si dichiara disponibile a studiare o a lavorare all’estero dopo diploma o laurea: il 28% è deciso, il 41% lo considera una possibilità. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag scuola ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Papa Francesco, a Venezia: “Bisogna essere preparati alle sorprese di Dio” Papa Francesco: “La superbia è un veleno: ne basta una goccia per guastare tutta la vita” Perché alzare la voce contro i volontari per la vita? La “lezione” di Pd e M5s… “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco A chi fanno paura i volontari della Vita? Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale