DIRITTI DEI BAMBINI

L’Unicef e i matrimoni gay

CitizenGO ha lanciato una petizione affinché il governo riveda il sostegno all’Unicef, a seguito della pubblicazione del position paper su orientamento sessuale e identità di genere, documento orientato al riconoscimento del matrimonio gay.

Segnaliamo la petizione che ha lanciato Matteo Cattaneo attraverso il team di CitizenGO, fondazione nata da un gruppo di persone desiderose di lavorare a servizio della società, per promuovere il rispetto in tutti i contesti della dignità umana e dei diritti che scaturiscono da essa.

Scrive Cattaneo: «La nostra ultima petizione, riguarda l’UNICEF e un suo recente documento. Quando pensiamo all’UNICEF, a tutti noi vengono in mente campagne di sensibilizzazione e di raccolta fondi a favore dei diritti dell’infanzia, ad esempio nel caso della vendita delle pigotte. L’UNICEF farà anche moltissimo per difendere e promuovere i diritti dei bambini, ma nel documento “Eliminating discrimination against children and parents based on sexual orientation and/or gender identity” questo organismo internazionale non fa altro che utilizzare la scusa dei diritti dei bambini per sponsorizzare apertamente il riconoscimento del “matrimonio gay” in tutti i Paesi del mondo. Questo documento rappresenta un indubbio abuso dell’autorevolezza di questa organizzazione internazionale: considerare il matrimonio tra persone dello stesso sesso come garanzia dei diritti dell’infanzia rappresenta una posizione giuridicamente ideologica e politicamente non neutrale e invasiva della sovranità e della vita democratica dei singoli Stati. Inoltre, nulla nel mandato dell’UNICEF autorizza questo ente a fornire le definizioni di concetti politicamente problematici come “orientamento sessuale” e “identità di genere”, termini che infatti alcuni Stati si rifiutano di utilizzare nelle loro legislazioni. […] In questa occasione, l’UNICEF non sta proteggendo i diritti dei bambini, ma sta promuovendo la loro violazione. L’UNICEF dovrebbe badare a combattere la malnutrizione e a fornire cure mediche ed educazione ai bambini che soffrono, e non a sponsorizzare il “matrimonio gay”.

Come se non bastasse, l’UNICEF (che non è un’organizzazione indipendente, ma un’agenzia ufficiale dell’ONU, finanziata con i fondi degli Stati) ha ricevuto nel 2013 dall’Italia più di 62.000.000 di dollari.

Vedere un ente internazionale votato alla protezione dell’infanzia violare il suo mandato ed esercitare pressione sui governi in temi di altra natura, per di più con i soldi dei contribuenti, è davvero preoccupante e triste. […] Le grandi lobby abortiste e pro-gender che influenzano l’azione degli enti collegati alle Nazioni Unite agiscono indisturbate, finché non ci si rende conto della loro azione e non si decide di far sentire la propria voce per porre fine a tutto questo. Ci siamo occupati di tutti i documenti sopra citati e andremo avanti sulla nostra strada, per chiedere un cambiamento nella nostra società ma soprattutto per informare le persone su ciò che questi enti fanno e dicono davvero, oltre a vendere delle bambole di pezza».

Se desiderate firmare questa petizione per chiedere all’UNICEF di smettere di abusare del suo potere internazionale e di ritirare il proprio documento di cui sopra e  invitare il governo a non sovvenzionare enti che portano avanti questo tipo di battaglie ideologiche e propagandistiche, sottoscrivete al seguente link: http://www.citizengo.org/it/17129-propaganda-gay-dellunicef.

Emanuela Pandolfi




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