Utero in affitto

L’Europa dice no all’utero in affitto

Europa

Sulle questioni etiche legate alla gestazione per altri, il Consiglio d’Europa esprime voto negativo alla relazione presentata dalla senatrice Sutter, ginecologa, da anni sostenitrice dell’utero in affitto.

La Commissione Affari Sociali del Consiglio d’Europa si è riunita a Parigi a porte chiuse per votare un rapporto sui “diritti umani e le questioni etiche legate alla gestazione per altri”. La relazione era stata presentata dalla ginecologa e senatrice verde belga Petra de Sutter, da sempre favorevole alla pratica dell’utero in affitto dal momento che dirige a Gand un’unità ospedaliera dove la maternità surrogata è già praticata. Ma le femministe francesi guidate dalla filosofa Silvyane Agacinski e da Laurence Dumont, vicepresidente socialista del Parlamento francese, hanno deciso una mobilitazione. E hanno manifestato davanti alla sede parigina del Consiglio d’Europa per fermare uno scempio. Il Consiglio d’Europa ha votato contro la relazione de Sutter e il pericolo per ora è scampato.

“Apprendiamo con soddisfazione la bocciatura, quest’oggi, in commissione affari sociali del Consiglio d’Europa della proposta della deputata belga Petra de Sutter sulla maternità surrogata”. Questa la nota del Forum delle associazioni familiari. “Positivo in particolare è che la decisione sia stata sostenuta da deputati di ispirazione diversa. Questo mostra come sul diritto alla vita è possibile trovare spazi di dialogo e collaborazione anche tra mondi un tempo lontani e contrapposti”. “Che l’Europa si sia espressa contro la pratica dell’utero in affitto è importante anche per l’Italia dove la legge la vieta. Bisognerà tenerne conto quando la Camera dovrà esaminare la legge sulle unioni civili”.




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.