Il ricco e il povero

Papa Francesco, “Ignorare il povero è disprezzare Dio!”

Papa Francesco

Foto: Cancillería del Ecuador - (CC BY-SA 2.0)

di Ida Giangrande

“E voi, cari sposi novelli, gareggiate come i santi nello stimarvi e aiutarvi a vicenda”, saluta così papa Francesco al termine dell’udienza generale di ieri, rivolgendosi ai pellegrini italiani radunati in piazza S. Pietro.

“Ignorare il povero è disprezzare Dio! Questo dobbiamo impararlo bene: ignorare il povero è disprezzare Dio”, così papa Francesco durante l’udienza generale di ieri mercoledì 18 maggio, commenta la parabola dell’uomo ricco e del povero Lazzaro. Un uomo, il ricco, di cui non si esplicita il nome ma solo l’aggettivo, mentre il nome di Lazzaro ricorre ben cinque volte, “e ‘Lazzaro’ significa ‘Dio aiuta’” fa notare il Papa. “Lazzaro, che giace davanti alla porta, è un richiamo vivente al ricco per ricordarsi di Dio, ma il ricco non accoglie tale richiamo. Sarà condannato pertanto non per le sue ricchezze, ma per essere stato incapace di sentire compassione per Lazzaro e di soccorrerlo” spiega Francesco che alla fine della catechesi, dopo aver salutato con affetto i pellegrini provenienti da tutto il mondo, gli orfani e i bambini ucraini, si sofferma sui malati, gli studenti e le coppie di giovani sposi italiani: “Cari giovani, soprattutto voi studenti laziali dell’iniziativa ‘Raccontiamo il Giubileo’, imparate da San Francesco di Paola che l’umiltà è forza e non debolezza! Cari ammalati, non stancatevi di chiedere nella preghiera l’aiuto del Signore specialmente nelle difficoltà. E voi, cari sposi novelli, gareggiate come i santi nello stimarvi e aiutarvi a vicenda”.




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