Pillola abortiva Dopo la RU 486 arriva una debole speranza per il bambino Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 4 Gennaio 2017 Nessun commento su Dopo la RU 486 arriva una debole speranza per il bambino di Gabriele Soliani Arriva dagli Stati Uniti l’antidoto alla pillola RU486, una speranza in più per salvare il bambino in extremis anche dopo aver assunto la prima dose della pillola abortiva. Una buona notizia per l’inizio di questo nuovo anno. Mentre la Bonino sponsorizza l’aborto chimico, o farmacologico, con la famigerata RU 486 per evitare l’aborto chirurgico, dalla North Carolina e anche dallo Utah negli Usa arriva la possibilità di contrastare proprio la RU 486 con un antidoto. Non lo dicono apertamente ma con la RU 486 si fanno risparmiare molti denari al SSN e si aggira il “problema” degli obiettori di coscienza per l’aborto volontario. Delle donne non importa loro un gran che! Nel caso dell’antidoto alla RU 486 si parla delle donne che hanno iniziato le fasi dell’aborto chimico assumendo la prima pillola di RU 486 e poi si pentono e vogliono a tutti i costi proseguire la gravidanza per salvare il bimbo. I bambini salvati sono oltre 200. Il dottor Matthew Harrison, George Delgado e la dott.ssa Mary Davemport hanno messo a punto la tecnica. Basta assumere alte dosi di progesterone subito dopo la prima pillola di RU 486. Il progesterone, dal nome pro-gestazione, è l’ormone prodotto dal corpo luteo nei primissimi periodi della gravidanza e poi sostituito dalla placenta. Infatti il mifepristone, agonista del progesterone e dalla formula chimica simile, è proprio quello che ruba il posto al progesterone nei recettori dell’endometrio uterino bloccandone la crescita e facendo morire l’embrione. Se si prende molto progesterone si evita questo “avvelenamento” e l’embrione si salva. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag aborto, George Delgado, Mary Davemport, Matthew Harrison, RU 486 ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Cattolici e politica: arriva il manifesto per la pace Eurovision song contest: quando perdiamo la speranza nel bene, andiamo verso il nulla Fatima: l’Amore ostinato ed incondizionato di una Madre Movimento per la Vita Italiano: confermata presidente Marina Casini Roccella censurata: “Spero che i podisti della libertà avranno parole di solidarietà” Aosta. Presunte violenze dei volontari pro-vita e altre mistificazioni della realtà… Prendersi cura: il rapporto medico-paziente e altre riflessioni di Aldo Bova Associazione Meter e l’impegno contro la pedofilia e la pedopornografia Donne, vita, aborto: dal Movimento per la Vita un invito a dialogare Papa Francesco, a Venezia: “Bisogna essere preparati alle sorprese di Dio”