23 Gennaio 2017

23 Gennaio 2017

L’ombra del dubbio

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 3,22-30)
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

Il commento

Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni” (3,22). I miracoli che Gesù compie sono sotto gli occhi di tutti, non è possibile negare il bene ma è possibile gettare l’ombra del dubbio sulle cause remote della sua azione. La gente esulta, pensa che Gesù è il profeta di Dio, qualcuno azzarda l’ipotesi che è proprio lui il Messia. Cresce il consenso popolare. Ecco allora entrare sulla scena gli scribi, venuti apposta da Gerusalemme, con tutto il peso della loro autorità, per insegnare all’ingenua folla di non dare credito all’impostore galileo. È vero, compie azioni prodigiose, si presenta come un angelo di luce, in realtà egli agisce in nome e per conto di Beelzebùl. Ai nostri occhi questo intervento ci sembra sproporzionato e siamo spinti a pensare che non possa avere alcun effetto sulla gente. In realtà la menzogna propagandata ad arte e da chi indossa la veste dell’autorità produce sempre frutti velenosi, il primo è appunto quello di generare il dubbio sulle reali intenzioni di Gesù.

La scena evangelica si ripete stancamente lungo i secoli. Chi non cerca il bene e non ha intenzione di impegnarsi a fondo, chiude gli occhi sul bene altrui. E se non può farlo, allora cerca di svalutarlo o di contraffarlo. A volte, e purtroppo non raramente, pone ostacoli per impedire il bene. Alcuni lo fanno in buona fede, altri sono chiaramente animati da intenzioni malvagie. Quanti maestri del dubbio sono saliti in cattedra e hanno propagandato il loro dubbio come una certezza, anzi l’unica certezza. Quanti scribi prezzolati sono pronti a gettare fango sulla Chiesa e sulle verità che essa insegna. E quante volte anche all’interno della comunità ecclesiale, chi fa il bene non solo non riceve aiuto e collaborazione ma incontra anche la diffidenza e il sospetto. È storia vecchia, storia di oggi. Oggi chiediamo la grazia di non lasciarci turbare dalla critiche pretestuose. Donaci, Signore, di sopportare le avversità e incomprensioni, e insegnaci a cercare la Tua volontà e a trovare in Te la pace.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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