Quaresima in famiglia

2 Marzo 2017

2 Marzo 2017

Il segreto

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9,22-25)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».

Il commento

Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua” (9,23). Tutti gli evangelisti sono concordi nel riportare fedelmente questa parola che illumina l’esistenza di ogni discepolo. La sostanziale unanimità del testo fa comprendere quanto sia importante per la primitiva comunità. Se ogni parola biblica è degna di essere accolta con venerazione, quella che oggi meditiamo è come un segreto che Gesù consegna ai discepoli. È una parola che svela la nostra identità e l’orizzonte in cui si deve muovere la nostra esistenza di credenti che hanno accettato la sfida del vangelo. Gesù chiede di partire dal rinnegamento di sé perché egli sa bene che l’attaccamento a se stessi è una catena che impedisce all’uomo di rispondere alla chiamata di Dio, come un velo che oscura l’orizzonte e impedisce di vedere il Cielo; è un male oscuro che spesso si nasconde anche nelle opere sante. Quando siamo troppo preoccupati di noi stessi non c’è spazio per gli altri, non siamo capaci nemmeno di comprendere le ragioni altrui. Teresa di Lisieux ricorda così il passaggio decisivo del personale cammino di fede: “Sentii che la carità mi entrava nel cuore, col bisogno di dimenticare me stessa per far piacere agli altri, e da allora fui felice!” (Ms A 45v). Ella non teme di dire che quella notte fu per lei una vera conversione. Ed ha ragione. La giovane carmelitana ci ricorda che la carità fraterna è il frutto maturo di quel rinnegamento di sé, cercato e vissuto nelle più piccole cose.

L’invito a rinnegare se stessi e a portare la croce è incastonato in una frase che all’inizio e alla fine parla di Gesù: “dietro di me … mi segua”. È Lui che affascina, per Lui ci mettiamo in cammino, con Lui possiamo sostenere la fatica della sequela. Nessuno vuole la croce e nessuno deve chiederla. Il desiderio che riempie la vita si chiama Gesù. È Lui la guida, con Lui possiamo attraversare anche i sentieri più oscuri e dolorosi. Con Lui e solo per Lui. È questo il segreto di una vita santa.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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1 risposta su “Il segreto”

È difficile rinnegare se stessi!
Purtroppo si fa sempre il paragone con l’altro: perché io debbo cambiare quando l’altro rimane lo stesso?
Dovremmo ( devo !) Cercare di guardare più a noi stessi , cercare di cambiare e convertirci.

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