Aborto libero

“Combattiamo l’immigrazione finanziando l’accesso all’aborto libero!”

bambini gravidanza feto aborto

(Foto: © Mopic - Shutterstock.com)

di Gabriele Soliani

Come risolvere il problema dell’immigrazione? Secondo il ministro danese Tornaes, è molto semplice: bisogna ridurre la crescita della popolazione in molti paesi africani, finanziando la distribuzione di contraccettivi e l’accesso all’aborto libero. Forse è questo che si intende quando si dice: “Aiutiamoli a casa loro?”.

Nella settimana dal 10 al 15 luglio si è svolto a Londra un Convegno internazionale sulla Pianificazione familiare. Lo spettro della sovrappopolazione mondiale aleggia ancora come uno spauracchio, specialmente per le nazioni ad alto reddito. Sappiamo che era, ed è, una bufala già smontata da tempo, ma continua a tener banco nei palazzi del potere. Ora la sovrappopolazione viene considerata una delle cause dell’immigrazione, soprattutto africana. Cosa ha pensato la Danimarca, uno degli Stati più ricchi d’Europa?  Il ministro per lo Sviluppo e la Cooperazione danese, la signora Ulla Tornaes, ha promesso, proprio a Londra durante il Convegno internazionale sulla Pianificazione familiare, di investire 14 milioni di dollari per “limitare la popolazione africana”, finanziando la distribuzione di contraccettivi e l’accesso all’aborto in Africa.

“Le gravidanze indesiderate hanno costi umani enormi nei paesi in via di sviluppo, dove molte giovani donne sono costrette a interrompere il percorso educativo e i tassi di mortalità materna sono alti”, ha dichiarato Tornaes come riportato dalla Bbc. Ma il fenomeno ha anche “immensi costi sociali: lo sviluppo di molti paesi è limitato dalla crescita eccessiva della popolazione” dice la ministra danese. E riprende la sua tesi: “Se la crescita della popolazione in Africa continua in modo costante come oggi, gli africani passeranno da 1,2 miliardi a 2,5 miliardi entro il 2050”. Dunque favorire l’accesso alla contraccezione e alla pianificazione familiare in Africa sarà “una delle principali priorità” della politica estera danese. Ma per il ministro limitare la popolazione africana è anche un’ottima soluzione al problema migratorio: “Per ridurre la pressione migratoria sull’Europa bisogna ridurre la crescita della popolazione in molti paesi africani”. Ecco dunque cosa intende la ministra danese quando lei dice: “Aiutiamoli a casa loro”. Non meraviglia questa affermazione disumana in chi ha già detto che entro il 2020 la Danimarca sarà un paese “Down free”, cioè senza bambini e bambine Down perché tutti e tutte abortiti prima di nascere.

Anche l’Islanda è “Down free”. La settimana prima, il neo presidente francese Emmanuel Macron al vertice del G20 di Amburgo ha detto: “Quando dei paesi contano ancora sette o otto figli per donna, puoi decidere di spendere miliardi di euro ma non stabilizzerai proprio niente “. Macron però ha detto anche altro, dicendo ai giornalisti che un Piano Marshall per l’Africa, cioè inondare di denaro il continente, non è la soluzione perché i problemi africani, dice Macron, derivano da tanti fattori interni: stati falliti, terrorismo islamico, fondamentalismo violento, traffico di droga, armi, persone, complesse, transizioni democratiche e via dicendo. In sostanza se il Piano Marshall era un piano di ricostruzione, la sfida dell’Africa, secondo Macron, è del tutto diversa e molto più profonda, è una sfida di civiltà.

Parole meno spigolose della ministro danese ma quasi sovrapponibili. Del resto in Francia con Macron ci sarà la riconferma dell’aborto libero per tutti e in più un “figlio per tutti” (cioè per gli omosessuali ecc.). Macron pensa di parlare per tutti i francesi, ma in realtà meno della metà degli aventi diritto si è recato alle urne per il ballottaggio. Succede sempre così per i politici e i governanti che approvano l’aborto e lo vogliono esportare come un diritto anche nei Paesi poveri usando come ricatto gli aiuti umanitari. Ma, lo sappiamo, da una tragedia non può arrivare nessun beneficio.




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

3 risposte su ““Combattiamo l’immigrazione finanziando l’accesso all’aborto libero!””

Al di là della mia professione di fede ,credo fermamente che ci siano dei principi e dei valori universali che,se disconosciuti dall’umanità, porteranno all’autodistruzione della specie umana. Tra questi vi è ,sicuramente, il rispetto per la sacralità della vita dal suo concepimento sino alla sua fine naturale. Sperimento quotidianamente la difficoltà di trasferire determinati valori ai miei figli ,perché contrari alle logiche del mondo e alle mode del momento . Tuttavia non desistero` ,supportata dalla giovane età e dal mio spirito di inguaribile idealista…
Certamente non cambieremo il mondo, ma non possiamo permettere che venga totalmente sopraffatto e annientato dal male anche accettando passivamente quello che i governanti di paesi ” civili e avanzati” ci impongono.

…mi dispiace che si arrivi a certe soluzioni politiche
senza andare all’essenza: l’economia politica dellle nazioni, i regimi governamentali (ad esempio la Venezuela, il piú recente), l’educazione dell’Umanità alla solidarietà con la distribuibuizione equitativa delle richezze, i Valori fondamentali della Persona. Felicemente la Scienza sta arrivando alla comprensione che l’aborto è la distruzione non solo dei singoli ma di tutta l’Umanità.

Penso che la ministra danese ha centrato in pieno il punto, riportando le sue parole che sottoscrivo appieno ogni politica migratoria di fronte a questi numeri è semplicemente irrealizzabile. Cari signori se tra poco più di 30 anni avremo miliardi di africani che vogliono venire in Europa saranno dolori per tutti. Il mondo del futuro non ha bisogno di braccia, ma di cervelli che programmino, controllino e riparino i robot, che inventino nuove tecnologie, quindi avremo un bel effetto bidonville per tutta l’Europa. La vita è sacra certo e sarà cosi bello vedere i bambini cercare cibo e mendicarlo al primo bianco che passa vero… Faziosamente si parla di aborto soltanto, quando principalmente l’intervento della ministra danese era mirato a piani di contraccezione ed educazione famigliare, il profilattico, la pillola anticoncezionale questo sconosciuto. Se li usi non hai bisogno dell’aborto come controllo delle nascite e lo fai solo quando ci sono problemi medici o stupri, casi purtroppo abbastanza frequenti in Africa. Inutile girare intorno alle cose, nel nome della vita a tutti i costi quante persone condanniamo a morte, violenze, infelicità ed insicurezza. Che bello avere 5 figli che cercano da mangiare in discarica perché anche se non so nemmeno io dove trovarne. Invece di demonizzare gli anticoncezionali dovremmo capire che senza di loro avremo un mondo infinitamente peggiore..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.