29 marzo 2018

29 Marzo 2018

Un Dio che s’inginocchia

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13,1-15)
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri». Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

Il commento

Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine” (13,1). La solenne introduzione alla lavanda dei piedi, che a sua volta c’introduce nel lungo e articolato racconto della passione (13,1 – 19,28), sottolinea che tutta la vita e la missione di Gesù hanno lo scopo di rivelare l’amore di Dio. Egli svela un volto inedito di Dio che sfugge all’indagine razionale. Lo fa attraverso parole inedite e gesti straordinari. Come appunto quello che Gesù compie proprio alla vigilia della passione. I discepoli assistono sconcertati a questa scena che vede il Maestro indossare le vesti dell’umile schiavo, non comprendono e non possono comprendere, come Gesù stesso dice a Pietro: “Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo” (13,7). Dio non ha paura di inginocchiarsi dinanzi all’uomo peccatore, non teme di perdere la sua dignità anzi proprio in questo modo egli manifesta la sua più profonda identità e, nello stesso tempo, svela all’uomo la sua infinita dignità. Il mistero della incarnazione trova qui il suo compimento. Teresa di Lisieux amava contemplare quel Dio che si abbassa per raggiungere la nostra fragile umanità e veste di bellezza anche i fiori più piccoli e nascosti.

Benedetto XVI commenta così questa pagina di Vangelo: “Si inginocchia davanti a noi e ci rende il servizio dello schiavo; lava i nostri piedi sporchi, affinché noi diventiamo ammissibili alla mensa di Dio, affinché diventiamo degni di prendere posto alla sua tavola – una cosa che da noi stessi non potremmo né dovremmo mai fare. […] Egli è continuamente inginocchiato davanti ai nostri piedi e ci rende il servizio da schiavo, il servizio della purificazione, ci fa capaci di Dio. Il suo amore è inesauribile, va veramente sino alla fine” (Omelia, 13 aprile 2006). Non è l’acqua che ci purifica ma il suo amore, l’amore infinito di un Dio che veste di eternità la nostra povera vita. Oggi rendiamo grazie a Dio per tutti i presbiteri che, rivestiti della stessa autorità di Cristo, sono diventati mediatori efficaci della grazia divina e donano a tutti il Pane che dà vita.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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