3 novembre 2019

3 Novembre 2019

Vieni ancora una volta

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 19,1-10)
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Il commento

Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua” (19,5). Zaccheo cerca Gesù, non lo conosce ma ha sentito parlare di quel Rabbì e intuisce che vi è qualcosa di speciale. Vuole capire cosa c’è di vero. Per questo s’intrufola in mezzo alla folla. La ricerca sincera della verità è uno dei segni dell’interiore docilità allo Spirito. È la premessa per accogliere la luce di Dio. L’uomo non può fare di più, può solo aprire il cuore. Il resto è opera della grazia. È Dio che decide il come e il quando. È questa l’esperienza di Sant’Agostino: “Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace” (Confessioni, VIII, 27, 38). A tutti è data la luce ma solo chi la cerca, e chi la cerca disperatamente, può riconoscerla e accoglierla. È Gesù che prende l’iniziativa, quando giunse sul luogo – come se fosse da tempo il luogo dell’appuntamento – alza lo sguardo, vede Zaccheo e lo chiama. La sua è una Parola che risuona con autorità, svela un orizzonte nuovo. Gesù manifesta il desiderio di rimanere nella sua casa (19,5). Il verbo greco [dei] indica più di un desiderio e fa di quell’incontro una tappa della storia salvifica. In queste parole leggiamo l’eterno desiderio di Dio di fare alleanza con l’uomo. Gesù incarna e rivela il volto di un Dio che eternamente cerca l’uomo, un Dio che non si rassegna dinanzi alla fuga della sua creatura. La ricerca di Zaccheo – icona di quel desiderio di verità che dimora in ogni uomo – può trovare un approdo perché s’incontra con la ricerca di Dio. Anzi possiamo dire che Zaccheo cerca perché lo Spirito lo sospinge interiormente ad andare oltre.

Signore Gesù, tutto nasce dall’incontro con Te, ogni giorno ci mettiamo in ascolto della Parola e ci nutriamo del Pane della vita. Eppure siamo ancora tanto lontani dall’essere quello che Tu desideri. Vieni ancora una volta, Signore, non ti stancare di rinnovare il tuo invito, strappaci dai nostri idoli e poni la tua dimora in mezzo a noi. Amen



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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