Restiamo Umani

Don Michele ai fedeli: “Nemmeno il virus potrà separarci dall’amore di Cristo”

Don Michele Berchi

(Foto: https://www.santuariodioropa.it/)

Ci arriva dal Santuario di Oropa la bellissima lettera del rettore, don Michele Berchi, ai fedeli: “Questa occasione ci permetterà di ritornare a desiderare ciò che il Signore ci ha sempre regalato”.

Cari fedeli e pellegrini, 

a nessuno di noi è mai capitato di vivere un’emergenza tale da sospendere la celebrazione delle SS. Messe in forma pubblica e proprio in una settimana così significativa per la nostra fede. Come sempre, però, ciò che il Signore permette avviene perché la nostra fede e il nostro affetto a Lui crescano e si approfondiscano.

Non tutti forse sanno che la Liturgia Ambrosiana (che si celebra in tutta la Diocesi di Milano nei venerdì di Quaresima) non prevede la celebrazione della SS. Messa: si chiama digiuno eucaristico. Si tratta di una tradizione profondamente educativa perché aiuta ad accorgersi del bisogno e quindi del desiderio di Cristo. A riscoprire che ciò che normalmente abbiamo tra le mani non è scontato averlo, ma è un dono.

Io credo che queste misure di sicurezza e di responsabilità possiamo viverle con il medesimo spirito e con la medesima gratitudine. Quest’anno inizieremo la Quaresima vivendo “dal di dentro”, profondamente, il bisogno e il desiderio di partecipare a Messa, di ricevere la Comunione forse con un’attesa che non provavamo più fin dal giorno della nostra Prima Comunione. 

In fondo non è forse questa la profonda ragione della Quaresima che stiamo vivendo? Riscoprire di cosa abbiamo veramente bisogno, di cosa vive la nostra vita. Sì, questa occasione ci permetterà di ritornare a desiderare ciò che il Signore ci ha sempre regalato; di riscoprire che tutto è dono e non solo la Messa, la Comunione, la Chiesa, ma proprio tutto anche la salute, il lavoro, la libertà di viaggiare, comperare, di divertirci, di ritrovarsi fra amici… tutto. 

Auguro a ciascuno di vivere questo tempo di Quaresima come una opportunità per riscoprire la fede, affidandoci alla Madre e Regina di del Monte di Oropa che ci accompagni in questo cammino, che vigili perché non cadiamo nella sterile lamentela, nella rabbia e nella pretesa come tutti, ma perché ci aiuti a vivere cristianamente questa difficile circostanza. 

“Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada, (il virus)? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezze né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rm 8, 35-30). 




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Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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