Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

11 Maggio 2022

Più chiaro di così…

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 12, 44-50)
In quel tempo, Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.

Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.

Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

Il commento

Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato” (12, 44-45). L’intima relazione tra Gesù e il Padre non è uno dei temi ma l’annuncio fondamentale che percorre tutto il Quarto Vangelo. Non è dunque strano se lo ritroviamo nelle battute conclusive della prima parte. Gesù non è semplicemente un Rabbi e neppure un Profeta, non è un uomo che parla in nome di Dio. È Dio che parla con voce d’uomo. Nei versetti successivi brano Giovanni ritorna su questo tema: “io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare” (12,49). E infine: “Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me” (12,50). Una tale insistenza dona maggior valore alle parole. Ogni forma di riduzionismo cristologico rinnega la verità. Il legame tra Gesù di Nazaret e Dio è misterioso prolungamento dell’eterna relazione tra il Figlio e il Padre. Nella vita di Gesù tutto ha il timbro di Dio, la sua umanità è vestita di luce divina. Gesù è venuto per consegnarci le parole del Padre e farci così entrare nell’abbraccio di Dio. Se infatti accogliamo le sue parole, entriamo nella sua relazione con il Padre. È certamente un dono, una grazia che potremo gustare pienamente quando varcheremo la soglia e vedremo Dio faccia a faccia (1Cor 13,12).

Leggendo questa pagina viene da dire: più chiaro di così! Non basta. Se diamo credito all’annuncio di Giovanni, cerchiamo fin d’ora, per quanto è umanamente possibile, di entrare in questa intimità che ci permette di gustare un frammento dell’eterna beatitudine. Oggi vi invito a proclamare la fede con le parole del Vaticano II: “Il Verbo di Dio, per mezzo del quale tutto è stato creato, si è fatto egli stesso carne, per operare, lui l’uomo perfetto, la salvezza di tutti e la ricapitolazione universale” (Gaudium et spes, 45). Sì, tutto viene da Lui e tutto trova in Lui il pieno compimento. Se è così, con Dio tutto è possibile, senza Dio tutto è inutile.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

ANNUNCIO

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.