Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

17 Aprile 2024

Fa di tutto

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,35-40)
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

Il commento

Voi mi avete visto, eppure non credete” (6,36). Gesù non nasconde la sua amarezza. Commentando queste parole sant’Agostino afferma: “Avete il pane e non mangiate” (Commento al Vangelo di Giovanni, 25,14). Può capitare anche questo, abbiamo perso il gusto di quel pane fresco, di quel pane che dà la vita, che si chiama Eucaristia. Il rifiuto dei Giudei suscita dolore ma non attenua in nulla il desiderio di portare a compimento la sua missione salvifica: “Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori” (6,37). È molto consolante per noi sapere che Gesù fa di tutto per condurre l’umanità – tutti e ciascuno – all’incontro con Dio. L’Autore della Lettera agli Ebrei afferma che Gesù “possiede un sacerdozio che non tramonta”, per questo “può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore” (Eb 7, 24-25). Sulla stessa linea l’apostolo Paolo: Dio “vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità” (1Tm 2,4). Dio vuole dare a tutti la possibilità di ricevere pienezza di vita.

È consolante sapere di poter contare sempre e comunque sull’amore fedele di un Padre che vuole il bene dei suoi figli. Ma tutto questo ci carica anche di responsabilità. Se questa è la volontà del Padre, che Gesù è venuto a manifestare, la Chiesa ha il compito di realizzare lungo i secoli l’opera salvifica. E dunque… siamo tutti impegnati, tutti precettati. E come riceviamo la parola della salvezza, così siamo impegnati a comunicarla in modo che raggiunga tutti. Ripercorrendo la sua vita, Teresa di Lisieux ricorda la notte luminosa in cui ha ricevuto la grazia della conversione e della missione: “Fece di me un pescatore di anime, sentii un grande desiderio di lavorare alla conversione dei peccatori, desiderio che non avevo mai sentito così vivamente…” (Ms A 45v). Alla scuola del santi, che hanno consumato la vita per far risplendere il Vangelo, aiutiamo i nostri fratelli a custodire e coltivare la fede.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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