Educazione “Baciare i figli sulla bocca è sbagliato”, un post su Facebook dello psicoterapeuta Alberto Pellai riapre il dibattito Autore articolo Di Gabriele Soliani Data dell'articolo 23 Giugno 2022 Nessun commento su “Baciare i figli sulla bocca è sbagliato”, un post su Facebook dello psicoterapeuta Alberto Pellai riapre il dibattito di Gabriele Soliani Dare un bacio sulle labbra ai propri figli è sbagliato? Il dottor Pellai, Medaglia d’argento al merito della Sanità pubblica e autore di libri come “L’età dello tsunami” e “Il primo bacio”, si è espresso chiaramente. In un bell’articolo intervista di Eleonora Giovinazzo su “la Repubblica” al dottor Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva, ricercatore presso il dipartimento di Scienze biomediche dell’Università degli Studi di Milano, scrittore, si ritorna a parlare dei gesti e parole di affetto fra genitori e bambini. Il dottor Pellai prende lo spunto da una foto postata da Beckham qualche mese fa attraverso il suo profilo Facebook. Dare un bacio sulle labbra ai propri figli è sbagliato? Il dottor Pellai, Medaglia d’argento al merito della Sanità pubblica e autore di libri come “L’età dello tsunami” e “Il primo bacio” (ed. De Agostini), si è espresso chiaramente. Vale la pena riportare le sue risposte chiare, argomentate e per niente moralistiche. Non ha dubbi Pellai e cita direttamente Freud “Il celebre psicoanalista parla di una prima fase dello sviluppo sessuale in età infantile, quella orale, che passa attraverso la bocca: un luogo del corpo che è diverso da tutti gli altri. La bocca è un organo che ha implicazioni con la sessualità e la sensualità. Questo non vuol dire che interagire con quella parte del corpo di un figlio significhi abusarne, ma è intorno alla bocca che si struttura la prima fase dello sviluppo sessuale del bambino. La prima esperienza della sessualità umana passa attraverso la bocca: dopo l’esperienza dell’allattamento, il bacio sulle labbra con qualcuno rappresenterà il primo ingresso nell’intimità autonoma e sarà ad alto impatto emotivo. Ci sono delle zone del corpo che, al di là dell’intenzione dell’adulto nei confronti del bambino, incarnano dei codici, dei significati e custodiscono delle terminazioni sensoriali. Si tratta di una dimensione che va al di là del semplice contatto corporeo. Il bacio sulla bocca è un’espressione di profonda intimità. L’esperienza del primo bacio può aiutarci a comprenderlo meglio: noi non ricordiamo il nostro primo bacio sulle guance con qualcuno, ma il nostro primo bacio sulle labbra. Anche da adulti, non baciamo sulle labbra i nonni o i migliori amici, ma solo i rispettivi compagni o compagne. L’amore è fatto di baci sulla bocca, gli affetti no”. Leggi anche: Le regole servono nell’educazione dei figli? Ragion per cui bisogna “rispettare un luogo intimo e privato del bambino, la sua bocca. Per quale ragione se vedo uno zio, un nonno, un cugino che bacia il mio bambino sulle labbra avverto una sensazione di disagio e fastidio in quanto adulto? Un familiare prossimo fa suonare nei genitori un campanello d’allarme. Un figlio adulto, per rivolgere un gesto d’affetto a un genitore anziano non credo gli dia un bacio sulle labbra, ma lo abbraccia o gli dà un bacio sulla fronte o sulla guancia. Dobbiamo pensare che tutto quello che i bambini vedono succedere nel mondo degli adulti costruisce l’alfabeto di riferimento con cui scriveranno le loro storie. Avere la chiarezza dei gesti e delle parole aiuta moltissimo i bambini nella costruzione di confini sani. Ma davvero pensiamo che il bacio sulla bocca faccia sentire al bambino più bene? Se il bacio è il gesto dell’amante, ovvero di colui che ama, ripropongo la domanda: il genitore è colui che è amante del bambino o che gli vuole bene?”. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag figli, genitori Gabriele Soliani Gabriele Soliani, nato a Boretto (Reggio Emilia) il 24-03-1955. Medico, psicoterapeuta, sessuologo, adolescentologo, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine. Libero professionista. Ha collaborato per 9 anni al Consultorio Familiare diocesano di Reggio Emilia. Sposato con Patrizia, docente di scuola superiore. Vive a Napoli dal 2015. Ministro della Santa Comunione e Lettore istituito. Visualizza archivio → ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Papa Francesco, a Venezia: “Bisogna essere preparati alle sorprese di Dio” Papa Francesco: “La superbia è un veleno: ne basta una goccia per guastare tutta la vita” Perché alzare la voce contro i volontari per la vita? La “lezione” di Pd e M5s… “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? 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