Integrazione

Possibilità di studiare per gli studenti provenienti da Siria ed Iraq

Pontificia Università Lateranense

di Ida Giangrande

L’Università Pontificia Lateranense (Pul), in sinergia con il Viminale accoglierà studenti titolari di protezione internazionale, offrendo loro una possibilità vera di accoglienza, studio e alta formazione. Verrà assicurata a 20 studenti l’opportunità di proseguire il proprio percorso di studi, interrotto a causa dei conflitti nei Paesi di provenienza.

Con un’intesa che è modello di buone prassi, l’Università Pontificia Lateranense (Pul) e il Viminale offriranno a 20 studenti la possibilità di proseguire in Italia il proprio percorso di studi, interrotto a causa dei conflitti nei Paesi di provenienza. I giovani, potranno seguire Corsi accademici finalizzati al completamento dell’iter formativo e all’integrazione nella società italiana. Il Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno e la Pontificia Università Lateranense (Pul), è volto all’inserimento in percorsi di alta formazione universitaria agli studenti provenienti da Siria, Iraq ed Eritrea. A siglare l’intesa, che allunga il campo a nuove possibilità d’integrazione, sono stati ieri al Viminale il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, e il Magnifico Rettore della Pul, Mons. Enrico dal Covolo il quale ha dichiarato: “La formazione proposta dall’Università aiuterà i fratelli in fuga dall’inferno di guerre e persecuzioni a riprendersi la propria vita. Con una sinergia, che è modello di buona prassi, verrà assicurata ai 20 studenti l’opportunità di seguire corsi accademici finalizzati al completamento dell’iter formativo che hanno interrotto per causa di guerra, e per favorire l’integrazione nella società italiana. Questo è un segno e io credo che rientri molto bene nei segni che Papa Francesco ci ha consegnato, e che continua a consegnarci, in questo Anno Giubilare della Misericordia”.




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