Diritto alle cure mediche Un italiano su 4 con dolore cronico, 4mln non hanno cure a causa dell’impossibilità di sostenere costi diretti e indiretti Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 24 Settembre 2016 Nessun commento su Un italiano su 4 con dolore cronico, 4mln non hanno cure a causa dell’impossibilità di sostenere costi diretti e indiretti di Ida Giangrande È fissata per il primo ottobre la giornata 'Cento città contro il dolore' un’iniziativa a cui prenderanno parte 135 città italiane. Dalla cefalea all’artrite, dall’endometriosi al mal di schiena, fino ai tumori: oltre un italiano su quattro, pari a 13 milioni, soffre di dolore cronico. Per curarli, tra costi diretti e indiretti, si spendono ben 36 miliardi di euro l’anno, ma ben quattro milioni di loro non riescono ad accedere a cure appropriate. La denuncia viene la Fondazione per la Ricerca sul Dolore Isal, in occasione della presentazione, tenutasi ieri presso la Biblioteca Spadolini del Senato, della giornata “Cento città contro il dolore” che si terrà sabato primo ottobre. Saranno 135 le città coinvolte nell’iniziativa che mira a portare capillarmente la sensibilizzazione e l’informazione sul tema. “Pur essendoci gli strumenti legislativi – sottolinea il presidente Isal, William Raffaeli – ancora spesso le cure non sono appropriate. Il 22% dei pazienti con questo problema dichiara di non aver avuto alcun orientamento. Solo il 26% di chi ne avrebbe bisogno è riuscito a ottenere la prescrizioni di oppioidi, mentre restano in cima alla lista dei farmaci più prescritti gli antifiammatori non steroidei, dai noti effetti collaterali”. A esser coinvolti saranno centri commerciali, piazze, farmacie, strutture sanitarie dove si terranno convegni e saranno allestiti stand informativi, mentre negli ambulatori di terapia del dolore si terranno visite gratuite. “Lo spirito della campagna vede un tema sanitario calato in una dimensione sociale”, perché “il diritto a non soffrire inutilmente è sancito dalla legge ma non basta, va fatto entrare nella cultura quotidiana del paese”, sottolinea Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. “Spesso – conferma l’ex ministro della Salute Livia Turco, coordinatrice dell’Osservatorio sul dolore – manca la consapevolezza da parte dei cittadini che il dolore può essere attenuato e che è un diritto poterlo fare. Non è solo un problema di risorse ma dell’importanza che gli si da rispetto alla salute delle persone. Il tema deve esser considerato una priorità politica”. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Livia Turco, William Raffaeli ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Papa Francesco: “La superbia è un veleno: ne basta una goccia per guastare tutta la vita” Perché alzare la voce contro i volontari per la vita? La “lezione” di Pd e M5s… “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco A chi fanno paura i volontari della Vita? Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no