28 Giugno 2017

28 Giugno 2017

L’apparenza inganna

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 7, 15-20)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

Il commento

Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci!” (7,15). Il male si nasconde. Alcuni si presentano come pecore del gregge di Cristo, parlano con mitezza, in realtà sono violenti, perseguono i propri interessi, seminano divisioni nella comunità ecclesiale. Con lo stesso vocabolo [árpax] Luca indica i ladri (18,11). E così pure Paolo (1Cor 5,11). Non è facile individuare i falsi profeti perché non si presentano con la spada in pugno. L’apostolo Paolo avverte che il maligno si traveste da angelo di luce (2Cor 11,14). Mai come in questo caso dobbiamo dire che l’apparenza inganna. Per questo dobbiamo essere ancora più vigilanti e non dobbiamo rinunciare a intervenire. In gioco c’è il bene di tutta la comunità e la missione della Chiesa. Questo invito, rivolto a tutti, chiama in causa coloro che hanno una responsabilità ecclesiale, cioè i vescovi e i presbiteri. Se noi dormiamo o, peggio ancora, se noi stessi ci lasciamo ingannare, permettiamo al maligno di agire indisturbato nella casa di Dio. Non è un’ipotesi remota. Chi conosce la storia della Chiesa sa che tante volte il male ha trovato spazio, si è intrufolato nella dottrina e nelle opere. Vi sono stagioni in cui le eresie apparivano vittoriose, grazie all’appoggio dei poteri forti. E tuttavia, il male non è mai riuscito a vincere perché, proprio nei passaggi storici più difficili, lo Spirito Santo ha suscitato apostoli capaci di orientare il cammino della Chiesa. Non dobbiamo temere, la storia è nelle mani di Dio.

Nei primi secoli la preoccupazione dottrinale era molto più sentita. Scrive sant’Ignazio di Antiochia: “Prendete solo l’alimento cristiano e astenetevi dall’erba estranea che è l’eresia. Coloro che per farsi credere mescolano Gesù Cristo con se stessi, sono come quelli che offrono un veleno mortale nel vino melato. L’incauto prende allegramente in un piacere nefasto la morte” (Lettera alla comunità di Tralle, 6,1). Chiediamo la grazia di avere pastori santi docili alla grazia e capaci di riconoscere e combattere il male.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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