25 dicembre 2017

25 Dicembre 2017

In Lui abbiamo tutto

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,1-18)
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

Il commento

Il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (1,14). La parola di Giovanni s’innalza come una luce potente nel cielo e accompagna tutti i secoli. Il Redentore non appartiene più alle oscure profezie ma alla storia dell’umanità. È questo l’annuncio di gioia che oggi risuona nella liturgia, è questo il motivo della festa. Celebrare il Natale significa fissare lo sguardo su Gesù di Nazaret, è di Lui che oggi dobbiamo parlare. Il Natale è annuncio di una salvezza che viene dal Cielo ed ha il volto di un Bambino. Questa presenza dona a tutti una nuova possibilità di vita e segna l’inizio di una storia nuova. Dio entra nella storia: finisce il tempo dell’attesa e inizia quello della pienezza (Gal 4,4). Non dobbiamo più attendere nessun profeta, non abbiamo più bisogno di oracoli. In Cristo abbiamo tutto. La presenza del Signore illumina ogni angolo della terra, non vi è più alcuna barriera tra sacro e profano, tutto è stato consacrato dal passaggio del Signore. Se non fosse venuto in mezzo a noi, dice Sant’Agostino, saremmo condannati alla disperazione. Ma il Figlio di Dio ha assunto la nostra carne, ha preso su di sé la nostra fragilità, è venuto “a guarir le ferite del corpo e dello spirito” (Inno delle Lodi, Novena di Natale). “Noi eravamo in carcere a causa di un reato, ed egli, mosso da misericordia, è sceso fino a noi, è venuto a trovare, in veste di redentore, chi era prigioniero. Non è venuto ad opprimerci. Il Signore ha versato per noi il suo sangue, ci ha redenti, ha trasformato la nostra speranza. Mentre portiamo ancora con noi la carne mortale, possiamo alzare gli occhi a guardare la nostra immortalità futura; mentre ancora veniamo sballottati dai flutti del mare, abbiamo già fissato in terra l’àncora della speranza” (Sant’Agostino, Commento alla prima lettera di Giovanni, II, 10). Grazie a Lui abbiamo tutto ciò che serve per dare senso alla vita, tutto ciò che serve per essere felici. Non siamo più nomadi senza meta ma pellegrini che camminano verso la Patria. Vieni Signore Gesù e guidaci nei sentieri che conducono alla pienezza della vita.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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