Bambini soladato

Un segno per sperare

Duecento bambini soldato sono stati rilasciati dal gruppo armato Cobra Faction, nel villaggio di Lekuangole, nel Sud Sudan. Atteso nelle prossime ore il rilascio di altri 400 minori. Una buona notizia contro il fenomeno degli arruolamenti forzati.

Una buona notizia arriva dal Sud Sudan contro il tragico fenomeno degli arruolamenti forzati dei minori: circa duecento bambini soldato, comprese quattro ragazze, una delle quali di appena nove anni, sono stati rilasciati dal gruppo armato Cobra Faction. La consegna dei bambini agli operatori Onu è avvenuta nel villaggio di Lekuangole, nello Stato dello Jonglei.

Un traguardo per continuare a sperare nonostante i dati allarmanti: secondo l’Onu, sono oltre 12mila i minori – spesso bambini di meno di dieci anni – arruolati a forza. Una pratica dilagata a macchia d’olio dopo il dicembre 2013, a seguito dello scoppio del conflitto tra i reparti dell’esercito fedeli al presidente Salva Kiir Mayardit e le forze ribelli che fanno riferimento al suo ex vice, Rijek Machar.

L’Unicef informa – attraverso Jonathan Veitch, suo rappresentante in Sud Sudan – che fino ad oggi sono oltre 1300 i bambini salvati. Atteso nelle prossime ore il rilascio di altri 400 minori. Un prezioso risultato ottenuto grazie all’accordo di pace tra la fazione e il Governo.

 




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