Expo 2015 Il cibo? Lasciamolo parlare Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 17 Giugno 2015 Nessun commento su Il cibo? Lasciamolo parlare di Francesca Caggiano Con Expo 2015 il tema del cibo è alla ribalta internazionale. Con il leitmotiv “Nutrire il pianeta, energia per la vita” il mondo intero convenuto a Milano sta riflettendo sull’alimentazione e le sue implicazioni. Ma che valore ha il cibo nella vita delle persone? E quale nella storia della salvezza? Con Expo 2015 il tema del cibo è al centro del dibattito internazionale. L’evento fieristico milanese ispira i suoi padiglioni, tra mostre, incontri e show cooking, al leitmotiv “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, ponendo l’attenzione sui progetti legati alla nutrizione e alla sostenibilità ambientale delle produzioni agricole. Il cibo, però, è anche altro. È soprattutto patrimonio di cultura e tradizioni: il cibo racconta di noi, della nostra vita, della nostra quotidianità. Parla del territorio da cui proviene e ricorda la storia delle persone che hanno permesso, con il loro lavoro, a quel cibo di essere sulla nostra tavola. Mangiare diventa così un’esperienza, un modo per mettere in contatto persone, luoghi e culture. Ma non solo. Mangiare è un rito sacro che riconduce alla famiglia e alla condivisione di valori: il cibo e la sua preparazione raccontano quei sapori di casa, che ognuno di noi custodisce nel suo immaginario affettivo. Del resto, è sempre il cibo a scandire i momenti più belli della vita, perché rappresenta festa e ricongiungimento con gli altri. Ed è ancora il cibo che ci permette di dialogare, con semplicità e responsabilità, con la natura che ci nutre. Mangiare con cura e attenzione diventa, in questo modo, un segno di rispetto verso se stessi e la “madre Terra”. L’esperienza del mangiare è così densa di significato che rivela qualcosa anche del mistero di Dio: è inevitabile ricordare che nella Bibbia si succedono banchetti e ricette. Le parole e i gesti più importanti di Gesù sono stati pronunciati e compiuti a tavola. Perché il cibo parla del desiderio e del bisogno di salvezza, della gioia e della comunione, della pienezza e della giustizia. Scriveva Levi Strauss, il famoso imprenditore di origini tedesche, “un cibo è buono da mangiare se è buono per pensare”. Ed è proprio a questa esortazione che dovremmo pensare quando mangiamo. Il cibo può aiutarci ad essere uomini e donne più autentici, che non si limitano al solo atto di sfamarsi ma custodiscono e condividono il dono della vita. Il cibo è un valore: lasciamolo parlare. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Expo, Milano ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Papa Francesco: “La superbia è un veleno: ne basta una goccia per guastare tutta la vita” Perché alzare la voce contro i volontari per la vita? La “lezione” di Pd e M5s… “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco A chi fanno paura i volontari della Vita? Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no